Mutui, Bush: prese misure straordinarie |
New York. 'Abbiamo preso misure straordinarie di fronte alle sfide dei mercati finanziari''. Lo ha detto il presidente George W. Bush in una dichiarazione alla Casa Bianca sulla crisi dei mercati finanziari. L'economia americana ha ancora diverse serie sfide dinnanzi a sé. Ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti. Leggendo una breve dichiarazione nel giardino della Casa Bianca, Bush ha concluso affermando che "i nostri mercati finanziari continuano a dover affrontare serie sfide. Come dimostrano le nostre azioni recenti, la mia amministrazione è determinata a rispondere a queste sfide. Il popolo americano può essere sicuro che continueremo ad agire per rafforzare e stabilizzare i nostri mercati finanziari e a migliorare la fiducia degli investitori". Come rilevano fonti finanziarie americane, questa è una delle prime volte in cui Bush non ha detto che i fondamentali dell'economia Usa sono solidi, come aveva invece indicato in praticamente tutte le sue precedenti dichiarazioni di carattere economico. Gli americani "sono preoccupati", e il presidente George W. Bush condivide le loro preoccupazioni, ma ha detto che la gente può contare sulla sua amministrazione per stabilizzare i mercati e ridare fiducia agli investitori. Bush, che ha cancellato i viaggi, ha parlato dal giardino fuori dell'Ufficio Ovale. INTERVENGONO BANCHE CENTRALI - Le più importanti banche centrali stanno effettuando interventi di finanziamento di mercato per alleviare gli effetti della crisi dei mutui. Gli interventi, riferisce la Bloomberg, sono effettuati da Fed, Bce, banca centrale inglese e banca del Giappone.BCE IMMETTE LIQUIDITA' PER 40 MLD DOLLARI La Banca Centrale europea ha annunciato che sta immettendo liquidita' nel mercato offrendo alle banche 40 miliardi di dollari nell'ambito dello sforzo coordinato delle banche centrali alle quali partecipa anche la banca svizzera.BOJ: NUOVA LIQUIDITA' DA 6,7 MLD EURO La Banca centrale del Giappone muove anche oggi per la seconda volta, come gia' fatto martedi' e mercoledi', con un'altra iniezione di liquidita' nel sistema bancario di 1.000 miliardi di yen, pari a 6,7 miliardi di euro. Nel complesso, ammonta a 2.500 miliardi di yen (16,7 miliardi di euro) la liquidita' riservata oggi, che porta il totale a 8.000 miliardi di yen (53,3 miliardi di euro) dal primo intervento deciso martedi' per contenere le turbolenze causate dalla bancarotta di Lehman Brothers.FED INIETTA 180 MILIARDI DI LIQUIDITA' La Fed ha anunciato che iniettera' 180 miliardi di dollari di liquidita' sui mercati finanziari. Le Federal Reserve ha precisato in una nota che in accordo alla Banca centrale del Canada, la Banca d'Inghilterra, la Banca centrale europea, la Banca del Giappone e la banca centrale svizzera, sono state varate ''misure coordinate'' per far fronte alle ''continue elevate pressioni'' nel mercato del credito a breve termine. ''Queste misure - aggiunge la Fed - insieme agli altri interventi presi negli ultimi giorni singolarmente dalle banche centrali, sono destinati ad incrementare le condizioni di liquidita' nei mercati finanziari mondiali''. La Fed quindi assicura che ''le banche centrali continuano a lavorare a stretto contatto e prenderanno le misure appropriate per affrontare le crescenti pressioni''. Piu' in dettaglio, il Federal Open Market Committee (FOMC) della banca centrale americana ''ha autorizzato un ampliamento per 180 miliardi di dollari delle linee di swap'', si legge ancora nella nota, in cui si precisa in particolare che gli incrementi stabiliti con la Bce e la Banca centrale svizzera ''ora supporteranno la disponibilita' di liquidita' in dollari per un ammontare di 110 miliardi di dollari da parte della Bce,con un incremento di 55 miliardi,e di 27 miliardi da parte della Banca Svizzera, pari a un aumento di 15 miliardi''. Analoghi accordi riguardo all'ampliamento delle linee di swap che, saranno in vigore fino al 30 gennaio 2009 - conclude la nota della banca centrale americana - sono stati presi con la Banca del Giappone per un ammontare di 60 miliardi di dollari, con con la Banca d'Inghilterra (40 miliardi) e la Banca del Canada (10 miliardi). |