Il Convento di Sant'Andrea in occasione della 25^ Sagra Francescana PDF Stampa E-mail
DAL 14 Settembre al 29 Settembre – MOSTRA “TEMPLARI: STORIA E LEGGENDA DEI CAVALIERI DEL TEMPIO”. Il Convento di Sant'Andrea in occasione della 25^ SAGRA FRANCESCANA DEL CONVENTO ospita, dal 14 febbraio al 29 settembre 2024, la mostra “Templari: storia e leggenda dei Cavalieri del Tempio”. INGRESSO LIBERO i giorni 14 e 15 Settembre dalle ore 18:00 alle 22:00 i giorni suggeriti aperta solo il sabato e la domenica del mese di settembre dalle 16:00 alle 20:00.
La mostra è ideata e progettata dalla Associazione dei Poveri Cavalieri di Cristo, in collaborazione con l'Associazione Sant'Andrea Laudato Sii, L'Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali e dal Gran Priorato Internazionale dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay, coordinata dal Presidente Massimo Maria Civale attraverso l'esposizione di significato opera artistica del Maestro Fiorentino Ernando Venanzi una personale del maestro fiorentino che da decenni serve casa Grimaldi, ritrattista della famiglia del Principe Ranieri (26 sue opere sono nel museo del Principato e un quadro ha dato vita ad un francobollo), dialoghi di luce e colore in concorrenza continua con il delinearsi ultimo della forma, nell'opera del maestro Ernando Venanzi, l'artista ufficiale e Cavaliere dell'Ordine al merito culturale del Principato di Monaco Nativo di Foligno, in Umbria , con formazione preliminare presso il Liceo artistico e l'Accademia di Belle Arti di Perugia e del Maestro Eduardo Greco di autore del Libro Templare più grande del mondo realizzato con un composto denominato polvere di Vento all'interno di questo enorme Libro con dimensioni 75 cm x 55 con un peso che può variare da 36 -37 kg essendo questo soggetto al variare di temperatura giornaliera, a causa delle caratteristiche dei materiali vari(vegetali) Polvere di Vento, di segreta composizione, mistura che fù scoperta dai Monaci guerrieri in Oriente, che fu usata per realizzare libri, pergamene e stampe varie. Materiale vivo che tutt'oggi viene usato dal maestro Edoardo Grecò, autore del suddetto libro gigantesco. per la realizzazione delle sue opere artistiche e pubblicazioni di manoscritti. Il libro contiene un'importante mappa segreta dei Cavalieri Templari e la spiegazione scientifica della Polvere di Vento.
. La mostra si prefigge di illustrare il problema templare come eredità storica, partendo direttamente dal contesto di questa epoca chiaroscurale sulla quale il visitatore si può muovere in un personale percorso di approfondimento e di scoperta.
Si tratta di un'esposizione unica nel suo genere per la portata del tema, la mostra illustra la nascita, lo sviluppo, la fine e l'eredità dell'Ordine, lungo il percorso di diverse tappe diacroniche e le gesta dei personaggi che ne hanno fatto la storia.
La mostra ha anche una finalità simbolica. le opere che la illustrano – pur nella loro semplice bellezza estetica – racchiudono anche un complesso di simboli e di metafore che formano un'eredità ancora viva, nella cultura del nostro tempo. Lungo il percorso espositivo si snoda una storia – quella dei Templari – divenuta epopea, capace di illustrare molti aspetti della nostra storia contemporanea.
La nascita dell'Ordine del Tempio è, infatti, uno degli avvenimenti chiave della storia europea: la creazione di una forza, per la prima volta universalmente riconosciuta e riconoscibile, preposta alla difesa dei pellegrini, di un'idea di bene e di valori comuni e condividi. La protezione dei deboli, la virtù e l'abnegazione al servizio del compimento del dovere, la subordinazione degli interessi particolari a un concetto di bene universale rappresentano le nuove parole d'ordine di una comunità del coraggio e della cavalleria. I Templari e del loro porsi come ordine monastico-cavalleresco, questi valori rappresenteranno una delle prime forme “politiche” interpreti del concetto di dovere universale in ambito medioevale. I valori che ispirano la vita dei Templari e le loro imprese si sfoceranno in tre diverse direzioni: si affaccia per la prima volta l'idea di unità e cooperazione internazionale in vista di un fine comune; nasce e si sviluppa una forma dell'economia capace di coordinare potere spirituale e temporale; la difesa militare di quella nascente identità territoriale disegnata dalla virtù dei Templari.
La mostra dislocata nella foresteria del convento è stata organizzata nei minimi dettagli e voluta molto didattica per permettere ai ragazzi delle scuole di conoscere attraverso i pannelli illustrativi i nomi dei personaggi, le date e le ricerche effettuate dai vari storici sui Templari.
NOTE STORICHE O LEGGENDA: IL FONDATORE ERA NOCERINO!!!
Di recente, sono state riproposte ipotesi già formulate da alcuni eruditi del '600 che ritenevano il fondatore dell'Ordine dei Templari, Ugo dei Pagani, di origini italiane, precisamente di Nocera de' Pagani, l'attuale Nocera Inferiore (SA), L. 'italiano che fondò i Templari). Due sono le fonti principali sulle quali si basano tali ipotesi: la genealogia seicentesca della famiglia Pagano di F. CAMPANILE, Dell' armi overo insegne dei nobili e una lettera del '400.
Il Campanile individua l'Ugo di Pagani fondatore dell'ordine, in un Ugone appartenente alla famiglia bretone-normanna Pagana, che avrebbe dato nome a Nocera de' Pagani in provincia di Salerno.
Dalla lettera invece si evincerebbe il legame di parentela tra l'Ugo, che scrive dalla Terrasanta, e la famiglia Amarelli – de' Pagani dell'Italia meridionale, che aveva possedimenti sia a Nocera sia in Lucania (MOIRAGHI, L'italiano, pp. 71-109). La lettera sarebbe stata scritta da Hugo de Paganis nel 1103; quindi, 15 anni prima della data indicata tradizionalmente dagli storici come fondazione dei Templari. Nella lettera, Hugo scriveva a un suo zio, appartenente alla famiglia degli Amarelli, raccontandogli della morte del cugino Alessandro, membro dei Templari, avvenuta in uno scontro con alcuni predoni infedeli. Tuttavia, di questa presunta lettera originale resta oggi solo una copia quattrocentesca, accompagnata da un'autenticazione notarile fatta nel '600. Insomma, un documento che potrebbe essere solo la prova della volontà di una famiglia nobile del '400 di nobilitare ad arte il proprio passato vantando, come spesso accadeva, la partecipazione dei propri antenati alle Crociate.Image

 
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