CdM: abolita ICI e detassati straordinari |
Napoli. Un pacchetto di misure economiche corposo. Non solo l'alleggerimento fiscale su Ici e straordinari, come annunciato nei giorni scorsi, ma anche un accordo con le banche per rinegoziare i mutui. Oggi con il consiglio dei ministri che si è tenuto a Napoli sono arrivati anche i primi segnali concreti sulla politica economica del governo. Tra i primi obiettivi "porre rimedio alla perdita del potere d'acquisto" dei redditi degli italiani, come sottolineato dal premier Silvio Berlusconi. Ma anche sostenere "la redditività delle imprese in un momento in cui la crescita é zero", aggiunge lo stesso presidente del Consiglio.
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sottolinea che le decisioni di oggi non sono "un miracolo" ma "sicuramente un sollievo, togliamo l'angoscia alle famiglie". E il ministro insiste definendo "una trappola" la situazione per la quale i mutui sono aumentati mentre i redditi sono rimasti al palo. Un pacchetto, al momento, di 2,6 miliardi di euro. Ma da qui a giugno si vedrà. Tremonti infatti sembra non volere chiudere la partita banche con la sola convenzione sui mutui e annuncia che nel giro di qualche settimana ci sarà un provvedimento "per rimodulare la base imponibile delle banche ma anche di tutti i settori che hanno conseguito profitti di congiuntura", come per esempio i petrolieri. Il pacchetto di oggi, tra fisco, sicurezza e rifiuti ha già la copertura per 2,6 miliardi ma "l'Ici che vale di più verrà coperta da altro". A coprire le misure saranno "esclusivamente tagli alla spesa", ribadisce il governo nella conferenza stampa. Se Berlusconi parla di un intervento di risparmio sui "capricci" e di "regali agli amici e agli amici degli amici", Tremonti assicura che non saranno interessate "le tasche dei cittadini" ma verranno invece toccati "i trasferimenti da Palazzo a Palazzo". Cita anche un esempio di spesa "non seria", un fondo previsto dall'ultima Finanziaria: "A come apicoltura", risponde alle domande dei cronisti lasciando intendere che c'é un lungo elenco di spese, anche di entità non rilevante (nell'esempio specifico si tratta di 2 milioni di euro) considerate dal nuovo esecutivo improduttive. E ancora di taglio economico è il provvedimento su Alitalia che aprirebbe la possibilità di considerare il prestito-ponte di 300 milioni non solo un debito ma come "patrimonio netto a copertura delle perdite". E sulle possibili censure che potrebbero arrivare dalla Ue, Tremonti anticipa: "Comunicheremo la decisione oggi stesso a Bruxelles". Soddisfatto Tremonti soprattutto della "novità" di oggi, quella sui mutui. E scherzando dice: "Il presidente Berlusconi ha esercitato sulle banche una moral suasion, io una fiscal suasion". Sul dettaglio delle misure, se per l'Ici sembrano non esserci sostanziali novità rispetto a quanto già annunciato ieri (cancellazione dalla tassa sulla prima casa, trasferimenti ai Comuni del gettito che viene meno, esclusione delle ville e case di lusso), qualche dettaglio in più arriva invece sulla detassazione degli straordinari. Riguarderà solo i lavoratori del settore privato e saranno esclusi tutti gli statali, comprese le forze dell'ordine. Per il pubblico impiego, annuncia il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, ci sarà un più complesso progetto di riforma. Dal ministero di Maurizio Sacconi arrivano invece i dettagli sui 'tetti': 30.000 di euro il reddito massimo dei lavoratori che godranno di questa agevolazione e 3.000 quello sul quale verrà applicata la cedolare secca del 10%. Infine oggi niente bonus bebé. La misura non faceva parte del pacchetto annunciato ma sarebbe comunque allo studio. Qualche tecnico del governo, tra i numerosi che hanno supportato la riunione-fiume di oggi, si lascia scappare: forse se ne parlerà al prossimo consiglio dei ministri. |