Maroni:"Piano sicurezza in cinque punti"

ImageRoma. Ci sono ancora norme da limare - in primis il reato di immigrazione clandestina - ma il pacchetto sicurezza nelle sue linee di massima è pronto è sarà portato venerdì all'attenzione del premier Berlusconi per poi essere approvato nel Consiglio dei ministri in programma il 21 maggio a Napoli. E, per la copertura finanziaria degli interventi, si pensa di consentire ai Comuni di togliere le spese per la sicurezza dal Patto di stabilità interno. Entro fine settimana, inoltre, via libera al decreto che darà al prefetto di Milano poteri straordinari per affrontare l'emergenza Rom.
Il pacchetto, diviso in cinque capitoli, è stato portato oggi dal ministro dell' Interno, Roberto Maroni, all'attenzione degli altri colleghi coinvolti in una riunione a Palazzo Chigi, durata circa due ore. Seduti attorno ad un tavolo, con Maroni, Franco Frattini (Esteri), Ignazio La Russa (Difesa), Angelino Alfano (Giustizia) e Andrea Ronchi (Politiche comunitarie). Da qui a venerdì l' agenda di Maroni è fitta di appuntamenti: il ministro incontrerà i sindacati, le Regioni, i Comuni, la Caritas, l' Anm, l'Unione delle Camere penali, l'ambasciatore della Libia ed il ministro dell'Interno della Romania. Maroni ed Alfano lavoreranno al testo fino a venerdì per poi poi consegnarlo a Berlusconi.
Il pacchetto si compone di cinque punti. Il primo, ha spiegato il ministro dell'Interno, "é il contrasto all'immigrazione clandestina; ci sarà poi la gestione dei rapporti con i Paesi comunitari, Romania in testa, sulla base della direttiva Ue che prevede rimpatri dei cittadini comunitari che non hanno reddito o delinquono; il terzo punto riguarda la definizione del ruolo degli enti locali nella prevenzione e contrasto della criminalità; ci saranno quindi le sanzioni penali, con l'individuazione di nuovi reati; infine, la lotta alla criminalità organizzata". Tra le misure immediate, che andranno in un decreto legge, potrebbero esserci il reato di immigrazione clandestina, l'allungamento a 18 mesi dei tempi di trattenimento degli immigrati nei Cpt, l'apertura di un Cpt per regione, l'esame del dna per i ricongiungimenti familiari.
Naturalmente, si dovrà verificare la compatibilità delle nuove misure con le norme europee e con i dettati costituzionali. Il provvedimento dovrà inoltre passare al vaglio del presidente della Repubblica. L'attenzione è dunque massima da parte degli uffici legislativi dei vari ministeri. Uno dei nodi è l'introduzione del reato di immigrazione clandestina - fermamente voluta dal ministro dell'Interno - che funzionerebbe da deterrente. Ma ci sono alcuni problemi: i clandestini individuati andrebbero infatti arrestati e processati con conseguente ingolfamento di carceri e allungamento dei tempi di permanenza per i processi. Si pensa così di verificare la praticabilità del giudizio immediato e successiva espulsione per chi viene trovato in condizioni di clandestinità. "Troveremo la formula - ha mostrato ottimismo Alfano - abbiamo come punto fermo il contrasto all'immigrazione clandestina". In merito, dalla Commissione europea fanno sapere che la materia penale non è una politica comune Ue e quindi esistono ampi margini di manovra per i legislatori nazionali.
Naturalmente, il pacchetto ha un costo ed il Governo pensa a togliere le spese per la sicurezza dal patto di stabilità interna. I Comuni, in questo modo, potrebbero avere le risorse necessarie a coprire i maggiori interventi richiesti dal pacchetto. 
Intanto, un primo atto concreto della linea dura è stato dato oggi da Maroni con l'annuncio entro fine settimana di un decreto che darà al prefetto di Milano poteri straordinari per gestire l'emergenza Rom nel capoluogo lombardo. Un provvedimento chiesto da tempo dal sindaco di Milano, Letizia Moratti. Ed il prefetto di Roma, Carlo Mosca, ha rilanciato auspicando la nomina di un alto commissario che si occupi nazionale che si occupi di rom. (ANSA)