Le Tracce dei Templari a Napoli

 

 

 

 

Le Tracce dei Templari a Napoli di Laura Miriello , storica, ricercatrice e studiosa di discipline tradizionali che attraverso uno studio sulle fonti e sui simboli lasciati in numerose antiche strutture della città ha potuto ricostruire nel suo “Le tracce dei templari a Napoli” le misteriose presenze dell’antico ordine.

Edito da Stamperia del Valentino, il testo sottolinea l’importanza di questo spaccato storico poco approfondito nonostante l’evidente presenza nei secoli e in alcuni luoghi della città di Partenope e quasi trascurati in ottocento anni di storia. Il risultato è una mappatura insolita dei luoghi frequentati dai Cavalieri del Tempio ricostruita proprio sulla base dei simboli rinvenuti.

Alcune croci presenti nelle sale interne del Castel Nuovo sono state messe in relazione con quelle presenti nelle celle dei castelli francesi di Domme e Chinon dove era attestata la presenza dell’ordine e prova che la tradizione dell'ordine ha continuato a vivere nelle commende degli ordini aragonesi dal 1330 al 1453. Alcune chiese come Sant’Eligio e San Giovanni a mare o la Chiesa dell’Incoronata dimostrano come l’area portuale fosse interessata dalla presenza dei templari. La prima milizia di Cristo era stata istituita da Alfonso I d’Aragona a Monreal nel 1128 sulla base della milizia dell’ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel 1131 il monarca aragonese dettò il testamento a favore degli Ordini del Santo Sepolcro, dei Templari e degli Ospitalieri permettendo a loro il dominio su tutte le terre del regno e sugli uomini. Nel 1456 un re aragonese regna ancora su Napoli e proprio da lui provengono le croci rinforzate del Castel Nuovo.

nella zona della Chiesa di Spina Corona conosciuta come l’Incoronata a via Medina vi era nel medioevo uno dei luoghi mistici dell’ordine che venerava le sante spine, rappresentazione del cammino spirituale verso la Gerusalemme celeste. Un luogo molto vissuto dove, sul portale della chiesa, la regina Giovanna I aveva fatto apporre <img src=" />una reliquia della corona di Cristo donatale dal cugino re di Francia.

Nella prima parte del libro si tratta delle fonti e della ricostruzione cartografica dei luoghi in cui i templari vissero e operarono durante le crociate. Nella seconda parte del libro è trattata la simbologia esoterica degli ordini cavallereschi e dei templari sulla base di documenti inediti.

Le ricerche inoltre documentano una presenza templare ben radicata nel territorio campano a Casalnuovo, Marigliano, Aversa, Pozzuoli, in cui erano presenti commende e fattorie.

Infine nella splendida sala del capitolo di S. Domenico Maggiore in salita S.Domenico Maggiore  Convegno e incontro con il Clan Sinclar (Scozia) e i Templari di Napoli tra  esoterismo e storia.