Esplosione in palazzina a Palermo: 7 feriti PDF Stampa E-mail

ImagePalermo. Una esplosione "anomala", le cui cause sono ancora tutte da accertare, ha causato sette feriti, due dei quali versano in gravi condizioni, e danneggiato in modo serio una palazzina di cinque piani a Palermo. L'incidente è avvenuto la notte scorsa, intorno all'una, in via Pindemonte; una strada del rione Cuba Calatafimi a due passi dall'ex ospedale Psichiatrico e dallo storico cimitero dei Cappuccini nei cui sotterranei si trovano le catacombe.

La deflagrazione, che ha provocato il crollo di un solaio al primo piano dell'edificio, ha innescato anche un incendio domato dopo alcune ore dalle squadre vigili del fuoco. Uno dei pompieri, Mario Ventura, di 42 anni, durante le fasi concitate dei soccorsi, è rimasto ferito alla testa, ma è stato dimesso dopo essere stato curato al Pronto Soccorso. Stazionarie invece le condizioni dei sette feriti, due delle quali, Stella Lo Verso, di 49 anni, e la figlia Cristina, di 13 anni, sono ricoverate con gravi ustioni all'ospedale Civico di Palermo. Altri tre feriti sono in Rianimazione, sempre al Civico, dopo essere stati trattati in camera iperbarica a causa delle esalazioni provocate dal rogo. Le loro condizioni non destano, tuttavia, preoccupazione. La palazzina e uno stabile adiacente sono stati fatti evacuare immediatamente dai vigili del fuoco, che hanno anche estratto alcuni feriti dalle macerie e transennato tutta la zona per mettere "in sicurezza" l'edificio.

Secondo i primi rilievi compiuti dai tecnici del Nia, il Nucleo Investigazione Antincendio, l'esplosione sarebbe avvenuta al piano terra, all'interno di un negozio di telefonia mobile che vende anche climatizzatori e sistemi di video sorveglianza. E proprio il gas contenuto negli impianti di ricarica dell'aria condizionata potrebbe essere la causa della sciagura. I tecnici dell'Amg, l'Azienda Municipale del Gas, hanno infatti escluso qualsiasi fuga di metano dagli impianti domestici della palazzina. "Abbiamo sentito un boato fortissimo e subito dopo è entrato del fumo da sotto la porta d'ingresso della mia abitazione. Io, mia moglie e i miei figli ci siamo salvati per miracolo, calandoci da una trave al piano di sotto e fuggendo in strada dalla parte posteriore del palazzo mentre le fiamme erano alte più di dieci metri" ha raccontato uno degli inquilini dello stabile. L'uomo è riuscito a salvare i suoi due bambini, di 12 e 7 anni, fuggiti mentre il fumo invadeva l'appartamento al secondo piano. I solai degli appartamenti sulla parte destra dell'edificio sono crollati; alcune famiglie sono rimaste intrappolate sotto le macerie, altre si sono rifugiate dai vicini e sono riuscite a mettersi in salvo saltando dai balconi o calandosi dalle verande nella parte posteriore dello stabile.

Secondo un altro testimone, Massimo Lo Giudice, 38 anni, genero di Stella Lo Verso, le esplosioni sarebbero state due, in rapida successione: "Ho sentito due boati provenienti dal negozio di telefonia, che hanno mandato in frantumi le vetrine del negozio. Il fumo impediva di vedere ogni cosa; ho tentato di entrare nell'androne del palazzo accanto al negozio in cui abita al piano terreno mia suocera, rimasta ferita insieme ai suoi due figli. Quando sono entrato nell'appartamento c'era tanto fumo e il tetto era crollato sulle gambe di Marco, mio cognato che era a letto e chiedeva aiuto. Non si poteva muovere. L'intervento dei vigili ha permesso di estrarlo dalle macerie".

 
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