Arrestato Radovan Karadzic PDF Stampa E-mail
ImageBelgrado. L'ex leader serbo-bosniaco Radovan Karadzic è stato arrestato "ieri sera" in Serbia, nel quadro di "un'operazione iniziata nel pomeriggio". Lo ha confermato il ministro Rasim Ljajic, responsabile serbo della cooperazione con il Tpi, negando quindi che il fermo sia avvenuto tre giorni prima, come sostenuto dal difensore.

Ljiajic e il procuratore Vladimir Vukcevic hanno sottolineato di non poter fornire dettagli sulla operazione di arresto, osservando che gli elementi d'indagine utlizzati per Karadzic potranno servire ora per rintracciare anche gli altri ultimi ricercati: primo fra tutti l'ex comandante militare serbo bosniaco, Ratko Mladic, il cui nome non è stato peraltro menzionato esplicitamente. Ljajic e Vukcevic si sono limitati a spiegare che le forze di sicurezza serbe erano sulle tracce di Karadzic "da alcuni giorni", dopo aver individuato qualche "fiancheggiatore". E lo hanno infine fermato "ieri" mentre "si stava trasferendo da un luogo all'altro". Abbiamo atteso di poter compiere il blitz "nella massima sicurezza", ha detto il magistrato. Non risulta che vi sia stata alcuna resistenza. Nel primo interrogatorio di questa notte, Karadzic - che, dopo aver lasciato la Bosnia non ha mai preso formalmente la cittadinanza serba - "ha usato la strategia del silenzio", ha confermato Vukcevic, prima di chiudere l'incontro con i giornalisti dopo pochi minuti.

Radovan Karadzic aveva assunto una falsa identità - quella di Dragan Dabic - e lavorava negli ultimi tempi come medico in un ambulatorio privato alla periferia di Belgrado. Lo ha rivelato oggi il procuratore nazionale serbo per la lotta ai crimini di guerra, Vladimir Vukcevic, mostrando una foto dell'ex latitante ormai in arresto nella quale egli appare difficilmente riconoscibile, con barba e capelli lunghi. Secondo il procuratore, nell'ambulatorio - individuato dalle forze di sicurezza serbe nel quartiere residenziale di Nuova Belgrado - nessuno sapeva chi fosse in realtà. L'arresto, ha confermato Vukcevic, è avvenuto "nelle vicinanze di Belgrado": secondo alcune indiscrezioni nel sobborgo di Batajnica, a 13 chilometri dalla capitale.
 
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