Del Turco chiede revoca carcere PDF Stampa E-mail
ImagePescara. "Del Turco ha reso dichiarazioni per le quali ho chiesto la revoca della misura cautelare", lo ha detto l'avvocato Giuliano Milia all'uscita del carcere. "L' ho trovato piuttosto bene. Parlando delle eventuali dimissioni è una questione tecnica che dovremo vedere", ha chiuso. Rispondendo ad una domanda se riteneva l'impianto accusatorio piuttosto labile, l'avvocato Milia ha detto che "queste cose le vedremo in Tribunale". Quindi non ha voluto aggiungere altro, ribadendo solo che aspetterà la pronuncia del gip sulla sua richiesta di scarcerazione.

INTERROGATO CAPOGRUPPO PD CAMILLO CESARONE
L'avvocato Marco Femminella, legale del capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone - interrogato stamani per le tangenti nella sanità - uscendo dal carcere di Chieti ha detto che l'interrogatorio è durato pochi minuti "e non poteva essere diversamente da così perché il differimento del colloquio con il difensore altrimenti vanifica la figura dello stesso". Cesarone è sereno e condivide con il legale "che ci sono alcuni elementi di assurdità" nella vicenda. "Il carcere credo che non faccia piacere a nessuno - ha riferito il legale - è un'extrema ratio anche in questa fase cautelare, probabilmente anche un po' sopra le righe di quelle che sono le esigenze cautelari. I soldi sono usciti solo dalle casse di Angelini, dove sono entrati non lo so: ci aiuteranno a capirlo, vedremo". Sull'ordinanza di custodia del gip Maria Michela Di Fine nei confronti del suo assistito Femminella ha detto che dovrà considerare e valutare "le richieste in ordine allo stato di libertà".

"Fare atti soltanto per farli - ha aggiunto - non serve, c'é qualche cosa che deve essere fatta". In merito alle accuse relative alle tangenti il legale ha sottolineato che "tutti questi soldi sarebbero facilmente rintracciabili se fossero usciti, perché non è possibile che escano milioni di euro in questo modo e non si sappia dove siano andati a finire". "Tutti quanti - ha sottolineato - sanno la tipicità di Angelini di registrare ogni colloquio per cui il tutto presenta delle linee di non facile comprensione. Chi parla con Angelini lo sa, lo sanno tutti, da vent'anni. Strano però che non abbia registrato il momento in cui dava i soldi. Registra tutto, ma non quando dà i soldi, questo sarà anche un elemento di valutazione". Sui rapporti personali tra Angelini e Cesarone l'avvocato ha riferito che il suo assistito "era dirigente: erano rapporti di lavoro normalissimi, che probabilmente hanno sotteso anche rapporti di confidenza; di questa confidenza è stato fatto un uso non corretto da parte di qualcuno" Rispondendo alla domanda che per l'imprenditore della sanità Cesarone fosse un "finto amico", Femminella ha spiegato che "potrebbe essere reciproca la risposta".

Il capogruppo del Pd non ha parlato dei rapporti con Ottaviano Del Turco e Lamberto Quarta. Cesarone non è più in isolamento e sa che sono state arrestate anche altre persone. Avrà il prossimo incontro con il suo legale sabato prossimo; salvo esigenze cautelari diverse resterà nel carcere di Chieti. Secondo il legale le spiegazioni sulla raffica di accuse da parte di Angelini "possono essere tante: il personaggio è sicuramente una spiegazione"."Il fatto - ha proseguito - che probabilmente avesse qualche difficoltà e paura di finire in carcere può essere un'altra spiegazione. Probabilmente lui ha fatto le sue valutazioni e penso che sia sereno".
 
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