Tokyo. Pescatori giapponesi in sciopero contro il caro gasolio, ed è la prima volta in assoluto che nel paese del Sol Levante prende spunto un'iniziativa del genere. Oltre 200.000 pescherecci, infatti, sono rimasti attraccati oggi nei porti per protestare contro gli aumenti record registrati dai prezzi dei carburanti; una situazione molto delicata, visto che rischia di mettere in crisi l'intero settore ittico, già toccato da profitti sempre più risicati.

Ameno per il momento il governo nipponico non sembra voler prendere in considerazione misure speciali per i pescatori, ma attuare provvedimenti già previsti (215 miliardi di yen extra per l'anno fiscale 2007) per alleviare l'impatto del caro petrolio sulle tasche sia dei produttori che dei consumatori.

(Carmine Raiola)