Sarkozy: momento critico per Europa PDF Stampa E-mail
ImageStrasburgo. "E' un momento critico per l'Europa e tutti portiamo una grande responsabilità per trovare la strada per uscire da questa crisi e per superare l'immobilismo": lo ha detto il presidente francese e presidente di turno della Ue Nicolas Sarkozy, parlando alla plenaria del parlamento europeo. Sarkozy ha invitato a trasformare questo passaggio di "sofferenza in un'opportunità" e ha messo l'accento sulla necessità di "procedere insieme, a 27".

NUOVO ALLARGAMENTO SOLO CON TRATTATO LISBONA
Un nuovo allargamento dell'Unione europea può avvenire solo con nuove istituzioni. Lo ha affermato il presidente francese Nicolas Sarkozy, illustrando al parlamento Ue a Strasburgo il programma del semestre francese di presidenza della Ue. "Non è un ricatto, perché in Europa non facciamo ricatti, ma è una questione di coerenza, di onestà e di logica", ha detto Sarkozy. I negoziati con la Croazia - il primo paese in lista di attesa per la piena adesione - "vanno proseguiti", ha precisato Sarkozy, "ma se si vuole ampliare l'Europa, bisogna farlo con nuove istituzioni", ha aggiunto, insistendo sulla necessità di superare la crisi aperta con il no irlandese al Trattato di Lisbona.

SU TRATTATO SPERO IN SOLUZIONE OTTOBRE O DICEMBRE
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha detto di sperare di potere presentare una soluzione per la crisi aperta con il no irlandese al Trattato di Lisbona "o in ottobre o in dicembre". Lo ha detto parlando all'assemblea parlamentare di Strasburgo. Sarkozy ha detto che si recherà il Irlanda il 21 luglio prossimo per discutere con gli irlandesi il modo più appropriato per uscire da questa stasi.

ALL'INAUGURAZIONE DEI GIOCHI VADO CON ACCORDO TUTTI STATI MEMBRI
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell'Unione europea, ha confermato che parteciperà all'inaugurazione dei giochi olimpici cinesi e ha detto che "da tutti gli Stati membri ho ricevuto un accordo per andarci". Sarkozy, in un intervento nell'europarlamento a Strasburgo, ha assicurato i deputati che si recherà a Pechino "per parlare e per difendere i diritti dell'uomo". Rivolgendosi al deputato liberal democratico Graham Watson, che lo aveva sollecitato al riguardo, Sarkozy ha assicurato: "farò gioco di squadra". "Ho interrogato tutti gli Stati membri per sapere se qualcuno era contrario e da tutti gli Stati membri ho ricevuto un accordo per andarci", ha riferito il presidente francese, ricordando che al momento "sono 13" i paesi europei che saranno rappresentati a Pechino. Rivolgendosi poi al verde Daniel Cohn-Bendit, Sarkozy ha detto di rispettare l'opinione di chi ritiene che gli europei non dovrebbero essere presenti all'inaugurazione delle Olimpiadi ed invocano un boicottaggio. "Ma non è con l'umiliazione della Cina che si riuscirà a fare progressi sui diritti umani, non credo che si possa progredire isolando un quarto dell'umanità", ha replicato. "Sul merito, la difesa dei diritti dell'uomo, noi siamo d'accordo con lei", ha detto ancora rivolgendosi a Cohn-Bendit. "Ma sui modi di farli progredire, concorderà che ci deve essere un dibattito", ha aggiunto. "La Cina è una grande potenza economica. E noi abbiamo bisogno della Cina per isolare l'Iran o per risolvere il dramma del Darfur (la regione del Sudan insanguinata da una guerra civile). Ma come possiamo dire alla Cina: aiutaci a costruire la pace nel mondo e contemporaneamente boicottarla, umiliarla?", ha detto ancora Sarkozy, invitando a guardare il "pragmatismo" usato in maniera vincente dalla Cina su Hong Kong, Macao e Taiwan.

NON E' CINA CHE DETTA MIA AGENDA
"Non spetta alla Cina fissare la mia agenda e neppure i miei appuntamenti": lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy, parlando all'europarlamento a Strasburgo. Sarkozy non ha però precisato se incontrerà il Dalai Lama quando leader spirituale del Tibet sarà in visita in Francia, in agosto. (ANSA)
 
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