Manovra, verso decretone: robin-tax resta con "aggiustamenti" PDF Stampa E-mail

ImageRoma. La Robin tax resta. Anche se ci saranno aggiustamenti tecnici. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e' a Bruxelles ma fa sapere che l'ipotesi di abolire la tassa sui petrolieri, le assicurazioni e le banche e' ''destituita di ogni fondamento''. Ad annunciare la novita' era stato il presidente della commissione Finanze di Montecitorio Gianfranco Conte: ''L'orientamento del governo e' di abolirla'', aveva detto. Poi pero' la retromarcia: ''Mi sono spiegato male. Resta''. E' Conte, tuttavia, anche nella sua precisazione, a parlare della intenzione del governo di apportare ''aggiustamenti tecnici'' alla norma. La preoccupazione, aveva spiegato poco prima il presidente della
commissione Finanze, e' per ''la ricaduta della misura sui consumatori''.

Lo stop alla Robin Tax era comunque solo una delle novita' che in queste ore l'Esecutivo ha messo in cantiere per la manovra. Un'altra 'new entry' e' l'abolizione dei ticket sanitari (anche se le coperture sono ancora allo studio). Diventa intanto quasi una certezza l'ipotesi di una nuova fiducia alla Camera quando la prossima settimana il decreto legge sulla manovra arrivera' in Aula. Dove peraltro arrivera' arricchito di molte delle norme previste dal disegno di legge 'gemello' sulla manovra.
O via emendamenti gia' in commissione o attraverso la presentazione di un maxiemendamento presentato direttamente in Aula. Qualsiasi sia la scelta, il risultato e' di accorciare i tempi del via libera a quella che di fatto e' la finanziaria. Le novita' che arrivano dal governo non si fermano pero' al solo trasloco delle norme da un provvedimento all'altro.

L'Esecutivo e' infatti determinato a presentare una norma per consentire l'abolizione del ticket sulla sanita' anche nel 2009. Ci vogliono pero' oltre 800 milioni e quindi il lavoro piu' duro e' la ricerca
delle coperture. Le voci che concorreranno saranno molteplici e potrebbero esserci anche dei tagli alle spese 'extra' (vedi consulenze) del pubblico impiego. Poi ci sara' un emendamento del governo sul patto di stabilita' interno, ''al fine di definirne meglio - spiega il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas - il contenuto e di introdurre meccanismi di premialita'''. Idem sul fronte del Piano casa: ''il governo - spiega sempre Vegas - ha intenzione di definire meglio il contenuto. Intanto, procede l'esame parlamentare. Domani infatti dovrebbero iniziare le votazioni al decreto legge in commissione, mentre il 14 luglio e' previsto l'approdo in Aula. Al netto delle novita' che portano la firma del governo, occorre fare i conti con circa 2mila emendamenti di maggioranza e opposizione. Numeri che avvicinano l'ipotesi fiducia, anche se al momento il rischio ostruzionismo appare scongiurato. L'Italia dei Valori ha infatti annunciato di essere pronta al confronto nel merito. (ANSA)

 
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