GP a Monaco: vince Hamilton, dietro Kubica e Massa PDF Stampa E-mail
ImageMontecarlo. Lewis Hamilton lo aveva previsto: se piove vinco. E così è andata. Il pilota inglese ha conquistato, dopo quella in Australia, la sua seconda vittoria stagionale sulle strade della più eccitante gara del mondiale ed ha rilanciato la sua ombra sul campionato riconquistando la leadership con 38 punti. Doveva essere il trionfo delle due Ferrari, partite entrambe in prima fila, ma l'acqua e i troppi errori commessi sono stati fatali sia a Felipe Massa che a Kimi Raikkonen che si sono dovuti accontentare del terzo e del nono posto. Bravo il pilota della Bmw, Robert Kubica, giunto secondo, vera spina nel fianco soprattutto dei ferraristi.

La partenza, sotto la pioggia, è stata regolare. Hamilton, approfittando del buco lasciato libero da dal compagno di squadra Heikki Kovalainen partito ultimo dopo avere avuto problemi al giro di riscaldamento, ha superato all'interno Raikkonen e si è piazzato subito alle spalle di Massa. Il primo contatto per colpa della pioggia è tra Button (Honda) ed Heidfeld (Bmw): il pilota della squadra giapponese è costretto ad andare ai box per cambiare l'alettone. Al quarto giro è Rosberg (Williams) che torna ai box e cambia alettone dopo contatto con Alonso (Renault). Glock (Toyota) va invece in testa coda in una curva e rompe anche lui l'alettone posteriore contro barriere.

Ma l'acqua danneggia anche le McLaren. Al sesto giro Hamilton tocca le barriere uscendo dalle piscine e rompe la ruota posteriore destra. Quando torna ai box, Raikkonen è secondo alle spalle del brasiliano. All'ottavo giro, dopo che Alonso tocca le barriere, entra la safety car. Torna tutto tranquillo ma il balletto degli incidenti si ripresenta velocemente. Al nono giro Coulthard (Red Bull) sbatte con la ruota anteriore destra alla salita del Casino e Bourdais (Toro Rosso) lo tampona violentemente. Macchine distrutte, ritiro per entrambi.

Ma la prima batosta per le Rosse arriva al 10/o giro. Per un errore della squadra nel montaggio delle gomme prima del via, Raikkonen è sotto investigazione dai commissari di gara e subito dopo gli viene comminata la sanzione del drive-trough: entro tre giri deve rientrare ai box senza fare nessuna operazione e poi tornare in gara. Lo fa al 13/o giro e quando rientra è quarto.

Al 15/o giro tocca a Massa sbagliare. Alla curva di Ste Devote non tiene la macchina per l'asfalto viscido, va lungo, e Kubica lo fulmina sorpassandolo. Il brasiliano deve inseguire. Al 18/o giro non piove più ma il tracciato è sempre pieno d'acqua. Massa attacca come può, Kubica risponde. Al 26/o il polacco fa la sosta ai box e Massa torna leader. Hamilton, che come un falco aveva seguito il duello brasileiro-polacco, è dietro. Al rientro, Kubica è quarto davanti a Raikkonen ma quest'ultimo, come primo aveva fatto Massa, sbaglia alla Ste Devote e il polacco ringrazia per la seconda volta. Raikkonen va ai box al 28/o giro e cambia l'alettone anteriore per problemi. Al rientro è sesto. Al 33/o giro è Massa al pit stop. Rientra ed è secondo dietro Hamiltom e davanti a kubica. I pit stop si accavallano - Hamilton, Kubica, Massa e Raikkonen - e cambiano le posizioni della classifica che poi rimangono fino alla fine. A rimetterci è il brasiliano che, al rientro, viene superato da Kubica e gli tocca accontentarsi del terzo posto come l'edizione dello scorso anno.

Il finale è ancora pieno di emozioni. Rosberg, alle piscine, distrugge la macchina (entra anche la safety car), e Raikkonen, all'uscita del tunnel, tampona al 69/o giro Sutil. Il finlandese è costretto a tornare ai box e cambiare nuovamente l'alettone, il tedesco della Force India deve ritirarsi dopo aver accarezzato il sogno della piccola grande impresa, vista la posizione in gara che gli avrebbe portato punti. Kimi deve accontentarsi del nono posto dopo essere partito in prima fila. Lo scorso anno aveva finito ottavo partendo dalla sedicesima.
 
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