Governo, crescita e salari: al via dialogo con parti PDF Stampa E-mail

ImageFonti di Governo lo definiscono un "incontro molto operativo", incentrato soprattutto sull'illustrazione dell'abolizione dell'Ici sulla prima casa e la detassazione di premi e straordinari. Ma la lista delle 'richieste' e delle priorità che le imprese e, soprattutto, i sindacati intendono mettere sul tavolo è lunga e corposa. Abolita dal vocabolario la parola 'concertazione' perché troppo prodiana, il primo faccia a faccia fra il nuovo Esecutivo e le parti sociali, che si terrà oggi a Palazzo Chigi, sarà comunque importante per capire che metodo di confronto l'Esecutivo guidato da Silvio Berlusconi intende adottare per un rapporto che, data l'importanza dei temi in gioco, si preannuncia tutt'altro che breve. Piatti forti saranno dunque l'Ici e gli straordinari.

Due promesse che il Governo intende mantenere, anche se - secondo quanto si apprende - la volontà è quella di confermare la durata di sei mesi della detassazione degli straordinari ma poi inserire il nodo nel più ampio tavolo di negoziato sulla revisione del modello contrattuale. Così come i tecnici starebbero valutando la possibilità e la copertura finanziaria di incentivi per le donne, sfavorite per il loro ruolo di madri, a fare più ore di extra-lavoro. Un segnale che le risorse sono al minimo, del resto, viene dall'aver affidato il posto di capotavola, nella Sala Verde, al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che presidereà la riunione al posto del premier. E' l'uomo che tiene i cordoni della borsa, che più di ogni altro ne conosce contenuto e peso, che è deputato alla stabilità dei conti e che, in prima persona, ne risponde in Europa. Come dire: qualsiasi misura avrà luce dal confronto, dovrà essere compatibile con le esigenze di bilancio.

Del resto fin dalle sue prime ore da ministro, Tremonti non ha nascosto le preoccupazioni per il quadro economico nazionale e internazionale. Uno scenario che è pronto a ritracciare anche a imprese e sindacati. Il mondo delle imprese, che sarà rappresentato da un arcipelago di oltre 40 sigle, si presenterà al tavolo con 'in tasca' la detassazione di premi e straordinari, già salutate come misure adatte a spingere la competitività e quindi la crescita. E proprio sulla necessità di mettere la crescita dell'economia al centro dell'azione di governo, insisterà Emma Marcegaglia che, assieme al vice presidente Alberto Bombassei e al d.g. Maurizio Beretta, rappresenterà Confindustria pur assumento ufficialmente la carica di presidente solo domani, nell'assemblea privata dell'associazione. Viale dell'Astronomia e le altre organizzazioni datoriali si faranno forza anche del discorso con cui Berlusconi ha chiesto la fiducia al Parlamento, che faceva della crescita economica una priorità assoluta. Poi sottlineeranno il gap cui sono costrette dal caro-energia e, magari, ricorderanno come sull'Irap la vecchia 'promessa' di Berlusconi non sia stata mantenuta.

 Salari, pensioni, prezzi e tariffe sono invece il pacchetto centrale della lunga lista di priorità che il sindacato intende portare con forza al tavolo. Temi su cui - la posizione è unanime - serve intervenire comn la massima urgenza. "La situazione economica e sociale del Paese è grave - ha detto oggi il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni - occorre un nuovo patto sociale per favorire la crescita, sostenendo in primo luogo i redditi di lavoratori e pensionati, così da far ripartire la domanda interna ed i consumi". Per questo - ha annunciato - chiederà al Governo "una rapida riduzione delle tasse sui salari", a partire dal secondo livello contrattuale e - come anticipato nei giorni scorsi - anche un cambio management e un percorso trasparente per la soluzione della crisi Alitalia e a un piano di emergenza per l'energia. La Cgil, dal canto suo, intende ripartire dalla piattaforma unitaria già sottoposta al Governo Prodi: quindi detrazioni per i redditi da lavoro dipendente, sostegno alle pensioni, interventi su prezzi e tariffe, rinnovi nella P.A. ed investimenti in infrastrutture. La Uil, a cominciare da quelli sul secondo livello, chiederà la detassazione di tutti gli incrementi contrattuali e riprenderà il tema della detassazione delle tredicesime.

Da tutti, ovviamente, arriverà la richiesta di non far cadere la delega sui lavori usuranti, in scadenza a fine mese. L'Ugl infine allarga il fronte, chiedendo anche sostegno alla famiglia, a cominciare dal quoziente familiare e dal potenziamento dei servizi per infanzia, disabili e anziani e una scuola che garantisca accesso a tutti e premi il merito. (ANSA)

 
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