Cina, ancora paura: migliaia in strada a Chengdu PDF Stampa E-mail

Pechino. Migliaia di cinesi hanno invaso stanotte le strade di Chengdu, capitale della provincia del Sichuan (sud-ovest), dopo che si era diffusa la voce di un'imminente nuova fortissima scossa, dopo il disastroso terremoto di una settimana fa. Alcuni abitanti hanno riferito un annuncio fatto dalla televisione secondo il quale nella notte tra lunedì e martedì  si sarebbe verificata una scossa di magnitudo 6-7 sulla scala Richter.
A migliaia hanno quindi abbandonato gli edifici, portando in strada materassi, sedie e abiti. Molti si sono invece messi in macchina dirigendosi verso un parco fuori dal centro cittadino. Ieri una scossa di assestamento di magnitudi 6.0 aveva colpito la città di Jiangou, causando tre nuove vittime e bloccando temporaneamente il lavoro dei soccorritori. Oggi la scossa più forte è stata registrata a Pingwu County e ha raggiunto magnitudo 5.0, apparentemente senza causare danni alle persone.

La Cina e' intanto in lutto per le vittime, 71 mila tra morti e dispersi, del sisma. Ieri le bandiere in tutto il Paese, compresa quella della centrale Piazza Tienanmen a Pechino, hanno sventolato a mezz'asta, gli spettacoli di intrattenimento sono sospesi per tre giorni, come pure il percorso della fiaccola olimpica.

 Il governo di Pechino ha comunicato che autorizzerà l'accesso alla provincia di Sichuan di equipe mediche straniere: "Viste le necessità attuali delle operazioni di soccorso, la Croce Rossa cinese autorizzerà l'ingresso di equipe mediche straniere per partecipare agli aiuti", ha annunciato il portavoce del ministero degli esteri, Qin Gang. Il governo cinese ha anche lanciato un appello per l'invio urgente di tende per ospitare i circa 5 milioni di persone che hanno perso tutto nella catastrofe.

"Il sisma del Sichuan ha distrutto un gran numero di abitazioni nella regione che si trova in piena stagione delle piogge", ha precisato Qin. Il governo, infine, ha azzardato oggi una prima stima dei danni economici prodotti dal terremoto. Il viceministro all' industria Xi Guohua li ha quantificati in circa 67 miliardi di yuan, pari a 6,16 miliardi di euro, nella sola provincia di Sichuan, equivalente allo 0,27% del Pil nazionale cinese e al 6,38% del Pil del Sichuan. (ANSA)

 
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