Maroni, pacchetto in vigore entro luglio PDF Stampa E-mail

Image Roma. "Entro luglio le norme del pacchetto sicurezza entreranno in vigore". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della trasmissione Porta a porta. "Io - ha aggiunto - ho presentato un pacchetto con trenta capitoli, secondo me tutti hanno i requisiti di necessità e urgenza, ma deciderà Berlusconi quali verranno messi in decreto legge e quali in disegni di legge. Ma i disegni di legge avranno una corsia preferenziale, quindi conto che tutto entri in vigore entro luglio".

ELIMINARE TUTTI I CAMPI ROM ABUSIVI
"Bisogna intervenire per eliminare tutti i campi Rom abusivi e creare strutture sicure con alloggi degni di tale nome". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della trasmissione Porta a porta. In questi campi, ha spiegato Maroni, "c'é di tutto, cittadini onesti e infiltrati che generano reazioni ingiustificabili, ma determinate da quello che succede vicino ai campi". Chi non è in regola, ha aggiunto, "va messo in galera se ha commesso un reato e rispedito nel paese di origine. E' un'operazione da fare in tempi rapidi, per questo i prefetti di Roma, Napoli e Milano saranno nominati commissari straordinari per questa emergenza".

OTTIMO LAVORO AMATO, DOMANI VEDO MINNITI
Sulla sicurezza "non vogliamo fare la faccia feroce ad uso delle telecamere, ma seguiremo un'altra strada, quella avviata dall'ex ministro Amato con i patti per la sicurezza: Amato ha fatto un ottimo lavoro". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della trasmissione Porta a porta. "Io - ha spiegato Maroni - ho chiesto la collaborazione al mondo delle autonomie locali e all'opposizione: domani incontrerò il ministro dell'Interno Ombra, Marco Minniti, perché voglio discutere con lui alcune delle misure che andranno al Consiglio dei ministri, alcune delle quali sono quelle che loro stessi avevano studiato e poi non approvato per problemi interni alla loro maggioranza".

INSISTERO' PER REATO CLANDESTINITA' IN DL
"Insisterò per inserire il reato di immigrazione clandestina in un decreto legge". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della trasmissione Porta a Porta. Quanto alle possibili difficoltà di attuazione della norma, ha spiegato Maroni, "se si ritiene giusto introdurre il reato di clandestinità, bisogna adeguare rapidamente l'ordinamento giudiziario, perché altrimenti attiriamo l'immigrazione clandestina: bisogna invece dare un segnale forte per indurre a non venire in Italia chi vuole venirci per delinquere".

SPAGNA MODELLO CONTRASTO A SBARCHI
"Quello del governo spagnolo è un modello da seguire per quanto riguarda il contrasto all'immigrazione clandestina nonostante le improvvide dichiarazioni di alcuni ministri". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della trasmissione Porta a Porta. Maroni ha anche ricordato che "attraverso il rigido controllo navale che gli spagnoli hanno introdotto vicino alle Canarie, gli sbarchi si sono ridotti del 70%. Poi - ha aggiunto - nelle enclavi marocchine gli spagnoli hanno pure sparato, fatto che io condanno, ma le buone pratiche adottate dalla Spagna sono un esempio".

CASINI: NO ALLA CLANDESTINITA' COME REATO
Posizione che coincide con quella espressa dal leader dei centristi Pier Ferdinando Casini che si e' dichiarato disponibile a votare sì in Parlamento al pacchetto sicurezza che il governo si appresta a varare ponendo tuttavia alcune condizioni "dirimenti".  Tra queste condizioni, appunto, anche quella che la clandestinita' non venga considerata reato  ("un rattoppo peggiore del buco"). Casini chiede inoltre che  si provveda alla regolarizzazione delle badanti introducendo la figura del "garante" e che si faccia un utilizzo "limitato e ben circostanziato" dei militari per la sicurezza delle città.

VELTRONI: NO A REATO CLANDESTINITA'
No al reato di immigrazione clandestina. Walter Veltroni e Pier Ferdinando Casini marciano separati ma colpiscono uniti: il Pd e l'Udc dicono no all'introduzione nel codice penale di un nuovo reato legato all'ingresso illegale degli immigrati in Italia. In vista del Consiglio dei ministri di mercoledì a Napoli, dove Roberto Maroni presenterà il piano per la sicurezza, il Pd ripropone il contenuto del pacchetto Amato, varato all'indomani dell'omicidio della signora Giovanna Reggiani a Roma e poi naufragato per l'opposizione della sinistra. Ovviamente, precisa il segretario del Pd, il contenuto di quel provvedimento andrà integrato. Le questioni della sicurezza, sostiene Veltroni, "vanno affrontate con misure utili e non propagandistiche". Tra queste ultime il segretario dei democratici individua il reato di immigrazione clandestina, sul quale il Quirinale ha già fatto conoscere le proprie perplessità: "Sarebbe una misura inutile e persino dannosa - dice Veltroni - capace di intasare le carceri e di spingere chi viene nel nostro Paese per lavorare tra le braccia della criminalità organizzata".

Per il Pd, gli immigrati che lavorano e hanno una casa, come le badanti e i lavoratori dell'edilizia, vanno regolarizzati: se non lo sono stati finora, osserva Veltroni, è per colpa "di una legge sui flussi che non funziona". Di fronte ai casi di giustizia sommaria che si è vista in azione in questi giorni, con le spedizioni contro i campi rom, il Pd pronuncia un "no fortissimo" riguardo a tutte le ipotesi di "giustizia fai da te". E, per garantire la sicurezza dei cittadini, "specialmente di quelli più deboli", Veltroni chiede la certezza della pena e la permanenza in carcere, dall'arresto fino alla condanna, per chi commette "reati di particolare gravità sociale". L'ipotesi di introdurre il reato di immigrazione clandestina é giudicata negativamente anche dall'Udc: "Sarebbe un rattoppo peggiore del buco", dice Casini. I centristi si dicono disposti a votare sì al provvedimento del governo, ma fissano alcune condizioni "dirimenti". In particolare, Casini chiede una sanatoria per le badanti, con l'introduzione di un garante. I centristi, inoltre, vogliono che il ricorso ai militari per la sicurezza delle città sia "limitato e ben circostanziato". Pronta a sostenere il giro di vite sulla sicurezza è invece l'Italia dei Valori. Il partito di Di Pietro preannuncia il suo voto favorevole ai provvedimenti della maggioranza: diversamente dal Pd e dall'Udc, i dipietristi sono favorevoli al reato di immigrazione clandestina e chiedono anche il processo per direttissima, l'espulsione immediata e l'obbligo di espiazione della pena nelle carceri del paese d'origine.

La sinistra radicale, invece, si schiera contro ogni intervento che considera ispirato alla xenofobia: l'ex capogruppo di Rifondazione Comunista al Senato Giovanni Russo Spena sostiene che il governo deve rispettare le regole dell'Unione Europea sull'immigrazione e chiede la sanatoria generalizzata per tutti gli immigrati che lavorano. Nel frattempo, continua la polemica con la Spagna per le dichiarazioni dei ministri contro la politica del governo Berlusconi sull'immigrazione. Casini ha detto che gli spagnoli "hanno perso un'occasione per tacere". Anche il democratico Lapo Pistelli si è detto contrario alle "ingerenze". Il ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi ha auspicato un intervento dell'Unione Europea per "mettere in riga la Spagna". Veltroni ha visto l'ambasciatore spagnolo durante un pranzo ufficiale con gli altri ambasciatori dei Paesi Ue: ma nessuno dei commensali ha sfiorato l'argomento delle polemiche tra i due Paesi. (ANSA)

 
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