Malpensa riparte da Lufthansa PDF Stampa E-mail

MILANO. La prima pietra per la rifondazione di Malpensa, rimasta orfana di Alitalia, la posa Lufthansa. La compagnia tedesca, tra i big mondiali del trasporto aereo e la Sea, società controllata dal Comune di Milano che gestisce l'aeroporto, hanno annunciato ieri l'avvio di una «partnership strategica» finalizzata al rilancio e allo sviluppo dello scalo lombardo. Lufthansa prevede di ampliare la propria rete di collegamenti da Milano e, in un futuro prossimo, «offrirà ai passeggeri in partenza dallo scalo lombardo una scelta molto più ampia di voli verso le destinazioni europee».
In una prima fase – recita un comunicato congiunto diffuso, in contemporanea, a Milano e Francoforte – sei nuovi jet Embraer 195 saranno posizionati stabilmente all'aeroporto di Malpensa e verranno impegnati su rotte europee a corto e medio raggio, compresi i Paesi dell'Est. I voli saranno effettuati dalla sussidiaria italiana di Lufthansa: la compagnia Air Dolomiti (fondata nel 1989 dal gruppo siderurgico Leali e, dal luglio 2003, passata interamente sotto il controllo del colosso tedesco dei cieli). «È l'inizio di un percorso – osserva il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, a margine dell'approvazione del bilancio 2007 (si veda l'articolo sotto) – che dovrà portare Malpensa a recuperare i volumi di traffico svaniti dopo il taglio di 886 voli settimanali deciso da Alitalia». Anche un portavoce di Lufthansa, da Francoforte, non esclude ulteriori sviluppi alla partnership con la Sea: «Abbiamo sempre detto di considerare l'Italia e in particolare il Nord Italia un mercato interessante e molto importante e non escludiamo nuovi passi».
I sei aerei del gruppo Lufthansa posizionati su Malpensa a partire dal 2009 e che avranno a disposizione una propria base di armamento dovrebbero sviluppare un traffico annuale di circa due milioni di passeggeri. Per avere un termine di paragone si ricorda che gli otto velivoli di easyJet posizionati su Malpensa sviluppano un traffico annuo di tre milioni di passeggeri. Se la collaborazione con la Sea risulterà soddisfacente è ragionevole ipotizzare che, nel giro di 4-5 anni, Malpensa possa diventare il 4° hub di Lufthansa dopo quelli di Francoforte (l'hub principale), Monaco di Baviera e Zurigo. Del resto la compagnia tedesca è abituata da tempo a operare sul modello "multi-hub" e il «primo passo» annunciato ieri con la Sea potrebbe andare proprio in questa direzione. «Le partnership – aggiunge Bonomi – non si possono improvvisare. Oggi è l'inizio, non chiedetemi di parlare della fine del percorso, che dovremo costruire passo su passo». La partnership con Lufthansa costituirà in ogni caso uno dei punti fondanti del prossimo piano industriale della Sea, che vedrà la luce tra qualche settimana. Quanto ai primi mesi del 2008 Bonomi osserva che, grazie alla strategia messa a punto dal gestore di aprire a nuovi vettori «abbiamo recuperato più della metà del traffico perso per l'abbandono di Alitalia».
Per il momento, però, la richiesta di risarcimento danni da 1,25 miliardi presentata da Sea contro Alitalia resta valida. Dice Bonomi: «Non ritireremo la causa perché siamo di fronte ad una tipologia di traffico diversa, che genera minori flussi di cassa. Nonostante lo sforzo della Sea «il danno in sé e per sé c'è e non potrà essere riassorbito perché il traffico è cambiato». Una linea di pensiero confermata da Letizia Moratti, sindaco di Milano e azionista di controllo della società: «Questa è una decisione (il ritiro della causa, ndr) che verrà presa in funzione delle future decisioni del Governo su Alitalia. Noi – prosegue la Moratti – continueremo a chiedere al Governo la liberalizzazione del mercato per far sì che si possano stringere nuovi accordi bilaterali che consentano a Malpensa di essere un aeroporto al servizio del Paese e connesso ai più importanti scali internazionali». Sull'intesa con la compagnia tedesca, la Moratti commenta: «L'alleanza dà concretezza alle prospettive di sviluppo di Malpensa, che ora può guardare con fiducia al proprio futuro, indipendentemente dal destino di Alitalia».
Soddisfatto anche Umberto Bossi, leader della Lega Nord: «Questo accordo – dichiara – è la dimostrazione che Malpensa, come ho sempre detto, è in grado di attirare operatori».

cfr. Marco Morino, Il Sole 24 news, 30.04.2008

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