Italiani all'estero, Unaie: stimolare partecipazione connazionali a elezioni Comites PDF Stampa E-mail

Un appello dall'Unaie (Unione nazionale associazioni immigrati ed emigrati) alle oltre trenta associazioni regionali e provinciali che la compongono per "stimolare la partecipazione dei nostri connazionali alle elezioni per il rinnovo dei Comites, indette per il 19 dicembre prossimo".

"L'Unaie e le sue associazioni - si legge in una nota - hanno atteso a lungo e sperato che l'azione del governo e del Parlamento avesse come finalità una riforma sostanziale dei Comites; purtroppo abbiamo assistito al solito balletto politico e alle solite polemiche e divisioni tra i parlamentari, in particolare quelli eletti all'estero, sulle date per l'indizione delle elezioni e relative modalità di voto. Le riforme sostanziali sono invece cadute nel dimenticatoio". Secondo l'associazione serve impegno soprattutto per favorire la registrazione all'elenco degli elettori da parte degli italiani iscritti all'Aire. "Una prassi di certo migliorativa - sottolinea Franco Narducci, presidente dell'Unaie - rispetto al progetto iniziale del Mae di far votare soltanto in via elettronica.

Secondo il Rapporto italiani nel mondo 2013 edito dalla Migrantes - prosegue Narducci - gli italiani iscritti all'Aire sono 4.341.156; nelle elezioni politiche del 2013 solamente un terzo dei potenziali elettori iscritti all'Aire ha partecipato al voto, un dato che non fa ben sperare in una partecipazione tale da conferire ai Comites un'adeguata legittimazione sotto il profilo della rappresentatività democratica. Questa preoccupazione deve spingere tutte le forze dell'associazionismo operante all'estero con strutture e presenze radicate nel territorio, a compiere ogni sforzo per favorire la partecipazione al voto".

L'Unaie sottolinea l'importanza di chiarire agli italiani residenti all'estero "che l'elenco degli elettori è cosa diversa dall'iscrizione all'Aire". Non bisogna dimenticare, sottolinea Narducci, che i Comites "costituiscono in molti Paesi e in molte situazioni locali un esercizio fondamentale della democrazia e della partecipazione, un valore che bisogna difendere soprattutto guardando ad una situazione di prospettiva che vede lo Stato italiano arretrare su ogni fronte riguardante le comunità all'estero, mentre, di converso, assistiamo ad un flusso crescente di 'nuovi italiani' che arrivano, cosa impensabile fino a qualche anno fa".

 
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