Torna a Surriento boom di matrimoni PDF Stampa E-mail

Più di cinquecento cerimonie soltanto nel 2012, stranieri in testa. E si crea un vero business...

Sarà per la bellezza dei suoi scorci di roccia e mare amati in tutto il mondo, per il buon cibo, o forse per la sua "dolce vita" che ancora riempie i locali la sera. La crisi sembra smussarsi in penisola sorrentina. Anche per questo la città del Tasso è meta (sempre più) delle coppie, soprattutto straniere, che scelgono le sue chiese e alberghi  come luogo delle proprie nozze.

"E' un trend che va avanti da qualche anno  -  spiega il sindaco Giuseppe Cuomo  -  Solo nel 2012 abbiamo registrato un incremento del 6 per cento dei matrimoni, arrivando a ben 537 cerimonie".

In pole position ci sono gli inglesi (85 per cento), che scelgono il Duomo come cornice al sì, e  i ristoranti più panoramici verso Massa Lubrense. Sono seguiti dagli italiani (10 per cento), irlandesi, canadesi, tedeschi, russi e giapponesi.

Un dato incoraggiante che porta introiti alle casse comunali e locali specializzati. Il business che si crea non è da poco. Ce lo spiega Valentina Caputo, wedding planner napoletana: "Molti stranieri scelgono di acquistare qui anche gli abiti per la cerimonia. Tutti portano inoltre con sé un gruppo di almeno 30, 40 invitati, tra famiglie e best maid, le damigelle d'onore. Si trattengono poi  in città per circa una settimana".

Un fenomeno che a Sorrento  non si ferma neanche in inverno, anche se i mesi più caldi vanno da maggio a ottobre. E il turismo gira anche in bassa stagione. È il

caso di Antonia e Drew, 31 e 34 anni, italo-inglese lei, scozzese lui: "Ci siamo sposati in una piccola chiesetta nel centro storico lo scorso gennaio. Abbiamo scelto questa data "fredda" per il nostro lavoro (ristoratori di un piccolo locale a Glasgow, ndr), che ci tiene impegnati tutto l'anno. Abbiamo speso molto, ma ne è valsa la pena: non abbiamo panorami simili in Gran Bretagna. Il luogo più bello? Certamente la Regina Giovanna, con l'antica villa romana a picco sul mare, a capo di Sorrento. Abbiamo scattato lì il nostro servizio fotografico, curato sempre da italiani".

Solitamente, un matrimonio in penisola, a seconda del ricevimento, durata e sistemazione in hotel, può arrivare a costare anche (voli esclusi, per chi viene da fuori) 25 mila euro "Molti stranieri però  - conclude Caputo  -  scelgono cerimonie più sobrie, privilegiando soprattutto la tranquillità dei nostri posti, adatti ad un turismo di famiglie". Non è raro infatti trovare due neosposi passeggiare lungo il corso Italia, ancora nei loro abiti cerimoniali, a volte senza nemmeno il fotografo alle spalle, magari dopo un brindisi con pochi intimi al "Chaplin", locale della movida, frequentato soprattutto da stranieri.
  fonte:Paolo De Luca per la repubblica.it

 
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