Benedetto XVI come Celestino V PDF Stampa E-mail

Benedetto come Celestino - Ma come si giustifica il passo indietro di Benedetto XVI da un punto di vista giuridico? Le dimissioni di un Papa sono contemplate dal Canone 332 del Codice di diritto canonico e storicamente non sono completamente una novità, anche se i precedenti risalgono a molto tempo fa. Si sono verificati casi del genere sia nei primi secoli del cristianesimo che nel Medioevo. Il caso più noto è quello di Celestino V, il Papa del ‘Gran rifiuto’ cantato anche da Dante nella sua Divina Commedia. Ma c’è mancato poco che anche Paolo VI, tormentato dalla malattia, prendesse in considerazione questa possibilità. La morte però fu più lesta delle sue opere. Si dice inoltre che Pio XII, sotto la minaccia nazista, durante l’occupazione tedesca di Roma, scrisse le sue dimissioni da rendere pubbliche in caso fosse stato fatto prigioniero, affinché Hitler non potesse mai dire di avere nelle sue mani il Vicario di Cristo, ma solo il cardinal Pacelli.

Pietro Angelerio, futuro Papa Celestino V, nasce in terra di Isernia , ricerche recenti indicano la località, in S. Angelo Limosano, nel 1230 nell'Abbazia di S. Maria delta Faifola - Diocesi di Benevento, veste l’abito benedettino. Fino al 1235 Pietro si dedica agli studi nell'Abbazia di Montecassino. Iniziano da questa data i primi romitaggi tra le montagne abruzzesi, di Castel di Sangro, Scontrone e Palena. A Roma net 1239 gli viene conferito l'Ordine Sacerdotale e celebra la prima Messa in S. Pietro a Montorio sul Gianicolo. Dal 1240 al 1285 si ritira presso il Monte Morrone, iniziando on nuovo romito. Costruisce prima un altare nella grotta di un bosco, che poi abbandona in seguito alla decisione del proprietario del fondo. Nelle vicinanze promuove i lavori di costruzione della Badia Morronese , grazie alla concessione dei terreno da parte dell'Università di Sulmona. Nel 1263 il Papa Urbano IV emana un provvedimento d'approvazione della nuova aggregazione religiosa di Pietro Angelerio. Il vescovo di Chieti , Niccolo di Fossa, nell'anno successivo , fa incorporare la nuova congregazione nell'Ordine di S. Benedetto. Dopo quattro mesi di viaggio insieme con Fra Giovanni d'Atri e Fra Placido De Matteis, il 21 marzo 1274, Pietro raggiunge Lione in Francia. Qui si tiene il 14° Concilio Ecumenico che intende sopprimere tutti gli Ordini Religiosi sorti dopo il Concilio Lateranense dei 1215. Pietro ottiene dal Papa Gregorio X, la Bolla "Religiosam vitam", per la riconferma dell'Ordine denominato "Fratelli dello Spirito Santo", come emanazione benedettina. La casa madre viene indicata in Santo Spirito della Maiella. In quell'anno l'ordine dei Celestini conta ben 96 monasteri in Italia e 21 in Francia. La leggenda vuole the al ritorno da Lione, nel 1275, Pietro fermatosi a riposare nel luogo detto di Collemadium, abbia visto in sogno La Vergine Maria, circondata da Angeli, che gli aveva comandato di costruire, su quel colle, una chiesa in suo onore.

  L' 11 ottobre 1287 alla presenza del vescovo aquilano Niccolo di Sinizzo e con l’intervento del regio notaio Matteo Giovanni di Gualtiero di Bazzano, viene perfezionato l'atto d’acquisto da tale Rogata della Torre fu Berardo, del terreno sul quale è in costruzione la Chiesa di Collemaggio. Il 25 agosto 1288 alla presenza dei vescovi: Niccolo di Sinizzo di L'Aquila, Giacomo dei Marsi, Egidio di Valva, Roberto di Isernia, Benedetto di Avellino, Ruggero di Rapolla, Azzo di Caserta, Tommaso di Chieti, Marcellino di Tortiboli, viene consacrata la Chiesa di S. Maria di Collemaggio. Nel 1294 Pietro si rinchiude in solitudine in una spelonca inaccessibile detta S. Giovanni dell'Orfente. Poiché ugualmente raggiunto a causa della fama delle sue virtù, ritorna sul Morrone nell'eremo di S. Onofrio. Intanto la Chiesa era ancora senza il suo Pastore. Dalla morte di Papa Niccolo IV, avvenuta a Roma il 4 aprile 1292, i dodici Cardinali che componevano il Sacro Collegio non riuscivano ad eleggere il nuovo Papa. Numerose erano le ragioni, da quelle di natura personale e familiare fra gli Orsini e i Colonna a quelle religiose fra i domenicani, i francescani e i benedettini per finire a quelle politiche tra le casate degli Angioini e degli Aragonesi. A tutte queste difficoltà si era aggiunta nell'agosto dei 1293 un'epidemia che aveva imposto ai Cardinali la scelta di un'altra sede del Conclave, per cui il 18 ottobre 1293 tutti si ritrovarono a Perugia. Nell'aprile 1294, il giorno 6, il Re Carlo II, di rientro dal Conclave di Perugia e diretto a Napoli, via Sulmona, informa l’eremita del Morrone Fra Pietro, su quanto accade. Non è improbabile che sia il Sovrano a sollecitare a Pietro la famosa lettera al Cardinale domenicano Latino Malabranca "perché venga meno ogni indugio di fronte al grave disagio delle cose della Chiesa ed i possibili imminenti pericoli".

  La lettera di Pietro viene letta nel Conclave il 5 luglio 1294. I Cardinali, ne rimangono turbati e disorientati e designano Pietro come candidato alla più alta autorità Pontificia. Il 25 luglio due Re Carlo Martello e Carlo D'Angiò e alcuni Cardinali fra cui Pietro Colonna mossero in corteo dall'Eremo di S. Onofrio per raggiungere L'Aquila, sede scelta da Fra Pietro , per la cerimonia dell'elevazione al soglio Pontificio. 11 corteo giunse all'Aquila all'ora dei vespri del 27 luglio 1294. Un mese dopo il 29 Agosto 1294 nella piazza antistante la Basilica di Collemaggio a L'Aquila, il Cardinale Ugo Seguin de Billon francese, ordinava Pietro come Vescovo di Roma, e il Cardinale Matteo Orsini, lo incoronava Papa della Chiesa Universale ponendogli sulla testa la tiara. 11 nuovo Papa prendeva il nome di Celestino V°, alloggiando nella Reggia Angioina. Il 29 settembre 1294, Celestino V, emana la Bolla istitutiva della Perdonanza. Nell'ottobre del 1294 Papa Celestino V lascia L'Aquila con Re Carlo D'Angiò alla volta di Napoli dove trasferisce la Sede Papale.  Il 13 dicembre 1294, Celestino V, in pubblico Concistoro, legge la bolla con la quale sancisce il diritto del Papa alla rinuncia e dei cardinali ad accettarla. Manifesta quindi la Sua rinuncia e spogliatosi delle vesti papali, abbandona i Cardinali rivestendosi con un abito rozzo Il 24 dicembre 1294 viene eletto il nuovo Papa, il Cardinale Benedetto Caetani, the prende il nome di Bonifacio VIII. Pietro Angelerio- Celestino V, riprende la strada the porta all'eremo di S. Onofrio sul Morrone. Rincorso dagli uomini di Bonifacio VIII, Pietro si imbarca per cercare un luogo di solitudine verso la Grecia, il mare respinge la barca sulla spiaggia di Vieste. Qui viene preso in consegna dagli uomini di Carlo D'Angio the to portano, davanti a Bonifacio VIII ad Anagni. Da luglio 1295 Celestino V viene rinchiuso nella Rocca di Fumone dove il 19 maggio 1296 all'età di 81 anni Pietro muore, e il corpo viene sepolto a Ferentino nella Chiesa del Convento celestino di S. Antonio. 115 maggio 1313 nella cattedrale di Notre Dame de Doms in Avignone, Papa Clemente V, già Cardinale Bertrand de Goth, proclama Celestino V Santo. 1127 gennaio del 1327 Biagio da Forca (sacerdote), Fra Pietro di Rascino (laico) e Davide da Monte (visitatore), trafugano le ossa del Santo e le portano alla Basilica di S. Maria di Collemaggio nel Mausoleo scolpito da Girolamo da Vicenza. 11 23 febbraio , al termine di alcuni giorni di feste solenni per la traslazione delle spoglie del Santo, la Città dell'Aquila riconosceva ufficialmente San Pietro Celestino V° protettore della Città. Solo nel 1351 la festa del Santo fu trasferita da febbraio a maggio come viene riportato in una " Cronachetta anonima della cose dell'Aquila" dove e trascritto: "fu traslata la festa di Sancto Pietro Celestino de febraro a di 19 de magio": Nel 1795, S. Pietro Celestino viene proclamato compatrono della Città di Urbino dove viene appunto festeggiato il 19 di maggio. Una reliquia è conservata nel Duomo di questa Città.

 
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