MILANO: MADE IN ITALY A PORTER PDF Stampa E-mail

Da poco si è chiuso il frenetico ma elettrizzante periodo della moda a Milano.

Controtendenza, invece che concentrare l’attenzione sugli outfits delle sfilate, l’occhio è caduto tra gli espositori del Milano pret a porter (che si è svolto al FieraMilanoCity) e quelli del Micam e Mipel, dedicati rispettivamente a calzature e borse/accessori (svoltesi invece al complesso fieristico di Rho).

Ciò che più è stato messo in risalto, oltre alla creatività dei giovani stilisti (tra i quali è stato possibile scovare borse a forma di libro e papillon e cravatte di ceramica!!) è che in entrambe le fiere l’aria era fortemente internazionale. Con richiami alle principali capitali europee; un made in Italy sempre più esportato in Russia, Francia, Spagna (…) per la gioia dei nostri numerosi connazionali che vivono all’estero; ed un enorme spazio dedicato a tutti i blogger.

Chiaramente la crisi si è fatta sentire anche tra questi padiglioni. Purtroppo sta  colpendo tutti i settori, ma la tenacia con la quale i produttori partecipano ci dimostra di come lo sguardo sia fiducioso e volto al futuro.

 I colori predominanti saranno il marrone, il giallo, il verde nelle tonalità del bosco, mixati a richiami al gusto di fragola e bianco latte, i tessuti utilizzati leggeri, un look passe partout per correre dall’ufficio a scuola dai bambini o all’ happy hour con gli amici.

Una moda, che ha fatto fare su e giù per la moquette rossa, su tacchi vertiginosi o su comode ballerine per cercare di scovare le novità, non senza guardare al passato, come il richiamo al vintage nello spazio a lui dedicato nel Mipel, dove era possibile acquistare fa-vo-lo-si occhiali da sole e vista dai 30 ai 100 euro.

Una settimana passata a correre da un settore ad un altro, con la gioia però di rientrare la sera in albergo (www.hotelfierarho.it) ed assaporare un clima assolutamente familiare, con i titolari Bruno e Roberta ed i loro tre figli Alberto, Federica e l’interista Riccardo, e la genuinità del loro ristorante con cucina tipica lombarda. Perché, concedetemelo, anche questo è puro Made in Italy.

Glenda Cardone

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