SANITA': L'EX MINISTRO SIRCHIA CONDANNATO A 3 ANNI PDF Stampa E-mail

ImageMILANO - L'ex ministro della Sanità Girolamo Sirchia è stato condannato a 3 anni di reclusione nell'ambito del processo milanese in cui è imputato insieme ad altre sette persone e una società per tangenti nel mondo della sanità. Per Sirchia l'accusa aveva chiesto 2 anni e 9 mesi di reclusione. Cinque anni di interdizione dai pubblici uffici è la pena accessoria che oggi i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano hanno inflitto all'ex ministro Girolamo Sirchia nell'ambito del processo su presunte tangenti nel mondo della sanità milanese. La condanna invece a tre anni di reclusione è coperta da indulto. I tre capi di imputazione per cui Sirchia è stato condannato non sono lontani dalla prescrizione. Una sentenza "fuori dalla realtà e non condivisibile". Sono le prime parole a caldo dell'ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia, condannato oggi a Milano a tre anni di reclusione, subito dopo la lettura del dispositivo in aula. "Sono ovviamente dispiaciuto perché malgrado le prove e le testimonianze portate ha prevalso il teorema dell'accusa. Ovviamente mi riservo di impugnare una decisione che reputo fuori dalla realtà". L'ex primario del Policlinico ha inoltre sottolineato che per lui è un dovere "rispettare quello che il Tribunale decide ma é anche un dovere - ha detto - difendere la mia onorabilità". Il professore, assistito dagli avv. Giovanni Maria Dedola e Paolo Grasso, si è detto comunque amareggiato per essere uscito da un processo con una condanna coperta da indulto e una pena accessoria legata a un preciso episodio che presto cadrà in prescrizione. Sirchia ha sempre sostenuto la sua innocenza e la sua estraneità ai fatti contestati. Sono tre gli episodi per cui Sirchia è stato condannato dai giudici di Milano con le accuse di corruzione ed appropriazione indebita. Il primo riguarda un versamento di almeno 640 milioni di lire, in più tranche, dal 1996 al 2001, "attraverso la liquidazione di contratti di consulenza annuali stipulati con la società 'Janssen Cilag' a fronte dei quali emetteva fatture per prestazioni non realizzate". In cambio Sirchia, in qualità di primario del policlinico, avrebbe favorito in sede di aggiudicazione di appalti l'azienda 'gemella' della Janssen. In questo caso però la prescrizione copre il reato fino al 2000. Il secondo episodio, sempre di corruzione, riguarda il versamento datato primo febbraio 2000 di un assegno di 10 mila dollari da parte della Kawasumi (azienda produttrice e venditrice di sacche di sangue), su un conto svizzero di Sirchia e intestato a una fondazione a lui riconducibile e con sede in Liechtenstein. La ditta fornitrice di sacche di sangue a sua volta sarebbe stata favorita dall'ex primario, nell'aggiudicazione dell'appalto. L'ultima vicenda riguarda l'appropriazione indebita di circa 300 mila franchi svizzeri avvenuta in più tranche, dal gennaio 1998 al febbraio 2004, prelevati dal conto corrente della 'Fondazione Il Sangue' dall'ex ministro in qualità di segretario tesoriere della fondazione stessa. Per questo episodio Sirchia è stato condannato in concorso con il presidente del Cda della fondazione, Riccardo Ghislanzoni, al quale i giudici oggi hanno inflitto una pena a 7 mesi di reclusione e 700 euro di multa.

 

fonte: Ansa 

 
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