HAITI, l'Onu: la crisi pił grave. Frattini: cancellare il debito PDF Stampa E-mail

Haiti, esplode la rabbia dei disperati Rientrati in Italia i primi connazionali

 

ROMA
Emergenza sanitaria, migliaia di cadaveri nelle strade, lentezza dei soccorsi, primi casi di saccheggi e relativi linciaggi: la situazione ad Haiti rimane caotica cinque giorni dopo il violento sisma che ha colpito la capitale Port-au-Prince, causando decine di migliaia di morti.

I soccorritori sono tuttavia riusciti ad estrarre dalle macerie tre sopravvissuti haitiani, una bimba di sette anni, un uomo di 34 e una donna di 50, mentre le operazioni continuano per cercare di recuperare una quarta persona, un uomo ancora vivo sotto le rovine del Caribbean Market; sono così circa 70 le persone tirate fuori dalle macerie dalle 43 squadre internazionali impegnate sul posto.

Per quel che riguarda le vittime italiane, la Farnesina fa sapere che sono meno di dieci gli italiani classificati come dispersi, ovvero di cui era stata segnalata la presenza ad Haiti al momento del sisma e che non è stato possibile contattare. A cinque giorni dal violento sisma, vi è «particolare preoccupazione» soprattutto per la vita di tre connazionali, tra cui due che lavoravano per le Nazioni Unite e un altro finito sotto le macerie di un supermercato alla periferia di Port-au-Prince; data infine l’enormità della catastrofe, la Farnesina non esclude che nelle prossime ore possano tuttavia giungere nuove segnalazioni in merito alla possibile presenza di altri nostri connazionali.

 
< Prec.   Pros. >