«Fuoco a volontą contro gli Ufo» L'aviazione britannica sfida gli alieni PDF Stampa E-mail

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LONDRA (26 gennaio) - Fuoco a volontà. Queste le regole d'ingaggio date ai piloti della Raf (Royal Air Force), nell'eventualità di un incontro ravvicinato con un oggetto volante non identificato. A rivelarlo è Nick Pope, 21 anni spesi all'interno del ministero della Difesa britannico. Cade così un altro mistero riguardo la condotta dei governi nei confronti della «questione aliena». «L'ordine di abbattere gli Ufo - ha rivelato Pope al Sun - non è automatico: scatta solo quando un oggetto non identificato invade lo spazio aereo della Gran Bretagna e rappresenta un pericolo alla sicurezza nazionale».

«Prima o poi ne tireremo giù uno». I piloti della Raf, insomma, non vanno a spasso per i cieli alla ricerca di dischi volanti da abbattere. Detto questo, le prove generali della guerra tra i mondi sono già avvenute. «Ci sono stati casi - ha proseguito Pope - in cui l'aprite il fuoco è stato autorizzato. Con effetti irrisori. Ma sono convinto che prima o poi ne tireremo giù uno: stiamo sviluppando armi sempre più sofisticate».

Ogni operazione coperta dal segreto. Stando alle parole di Pope, infatti, sia al ministero che in Parlamento ci sono persone che credono davvero all'esistenza degli Ufo. E per mettere fine al mistero, una volta per tutte, il metodo migliore è usare i missili. «Alla Difesa - ha raccontato ancora Pope - c'era una fazione che diceva: "Abbattiamo un Ufo. Risolverà la faccenda in un modo o nell'altr"». Anche la guerra tra mondi è però pratica top-secret, da tenere nascosta alla pubblica opinione. «La gente non saprà mai se un Ufo è stato abbattuto o no», ha messo in chiaro Pope. La Raf terrebbe segreta l'intera vicenda. «A meno che il disco volante non cada in una zona altamente popolata

 
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