Congo, la guerra dei soldati-bambini All'Aja processo a Lubanga PDF Stampa E-mail

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AJA  - Si è dichiarato non colpevole Thomas Lubanga, il signore della guerra della Repubblica popolare del Congo, sotto processo all'Aja per avere arruolato un esercito di bimbi soldato durante i cinque anni di guerra civile, tra il 1998 ed il 2003. Nell'apertura del primo processo di fronte al Tribunale penale internazionale, il procuratore Luis Moreno Ocampo ha accusato l'ex leader dell'Unione dei patrioti congolesi (Upc) di aver costretto centinaia di bambini ad «uccidere, razziare e stuprare» gli appartenenti ai gruppi etnici rivali.
 
Bambini tra i 9 e 15 anni che «ancora pagano le conseguenze» di quell'inferno di violenza in cui sono stati costretti a vivere dopo essere stati rapiti alle loro famiglie e mandati nei 10 campi di addestramento delle milizie di Lubanga. I ragazzi che cercavano di fuggire venivano picchiati a morte di fronte ai loro compagni ed i miliziani costringevano i bambini ad uccidere le ragazze che si rifiutavano di avere rapporti sessuali con loro.

«Non possono dimenticare quello che hanno subito, quello che hanno visto, quello che hanno fatto» ha detto ancora Moreno Campo. Alcuni questi ex bambini soldato saranno chiamati durante il processo sul banco dei testimoni. Arrestato a Kinshasa nel 2005, Lubanga, che ha 48 anni, è detenuto dal Tribunale penale internazionale dal marzo del 2006.

 
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