Primo Festival Della Canzone Italiana a New York PDF Stampa E-mail

evento segnalato da Sal Palmeri conduttore ed animatore radiofonico

Fonte(America Oggi)quoditiano in lingua Italiano pubblicato negli Stati Uniti, servizio di Elisa Calpona

Image La comunità italiana a New York è stata deliziata con canzoni dal sapore nostrano.

 Il Festival della Canzone Italiana di New York, nato dall'idea di Gino Borrelli di creare un gemellaggio con il festival italiano "Una Canzone per Volare", ha rappresentato un unicum nel panorama culturale italiano in America, rivestendosi di un forte potere simbolico per i presenti.
Nella giornata del 12 Ottobre 2008 infatti  una platea di oltre mille persone ha intonato un inno a quell'Italia a noi così tanto cara che desideriamo sentire sempre più vicina.
Chi ha permesso agli artisti o apiranti tali di esibirsi sul palcoscenico del Chris The King High School di Queens, è stata la Federazione Italo Americana di Brooklyn e Queens, sotto la spinta propulsiva del suo Direttore Esecutivo Tony Di Piazza e del suo Presidente Tony Mulè, con la preziosa collaborazione del Comites di New York e Connecticut, rappresentato dal Presidente Quintino Cianfaglione ed i suoi 16 Consiglieri.
La manifestazione si è aperta con l'impeccabile e coinvolgente esibizione del gruppo polifonico del Balzo, proveniente da Bisaquino, Palermo, che si è sbizzarrito  in una originale interpretazione della tradizione vocale, polifonica, sacra, liturgica e folklori-stica dal Rinascimento ad oggi.
Il pubblico ha preso parte allo spettacolo con entusiasmo, accompagnando il ritmo con battiti di mani e si è commosso alle parole commoventi di Rosalia Pizzitola, presidentessa del gruppo, quando ha esordito dicendo che "la globalizzazione acquista un senso, solo allorquando venga mantenuta la propria identità culturale."
La serata è proseguita con la premiazione del Console Generale italiano a New York, Francesco Maria Talò. Ad accoglierlo un enorme consenso; sembra che nonostante la brevità del suo mandato, sia riuscito ad entrare nei cuori della gente, a stabilire un contatto diretto con tutti i membri della comunità, valorizzandone gli interessi e promuovendo  il culto della lingua italiana.
Al Console è stato consegnato in omaggio un ritratto, opera dell'artista Constance Maltese ed una "proclamazione" da parte del Consigliere del Municipio di New York, Anthony Como e del Senatore Serafino Maltese.
Ospite d'onore della serata, la tanto popolare Francesca Alderisi, conduttrice storica del programma radiofonico di Rai International  "Sportello Italia". Francesca, acclamata dall'affezionato e ritrovato pubblico, ha saputo decantare con calore quegli immigrati sopraggiunti in America con le "valigie di cartone: povere di oggetti, ma ricche di valori."
A generare fremito tra gli spalti, è stata la brillante diretta del presentatore Radio Sal Palmeri, che ha condotto la serata senza mai vacillare, nonostante le lunghe 5 ore di intratteni-mento.
Veri protagonisti del festival sono stati i cantanti, provenienti dalle più disparate sedi italiane e americane (Connecticut, Florida, Michigan, Campa-nia, Liguria, Sicilia, Veneto). Ruolo decisivo è stato quello rivestito dalla giuria, composta dal maestro Antonino Esposito, la cantante Giada Valenti, i  musicisti fratelli Venuto e l'appassionato di musica Luciano Saladino. A loro è spettato lo scettro per classificare i primi tre finalisti.
In un climax ascendente di emozioni gli italiani riuniti si sono fatti trasportare dal vortice delle interpretazioni, dalle più discrete alle più eccentriche, si sono alternate delle validissime esibizioni con tanto di colpi di scena fuori copione.
L'elemento portante della serata è stato un fortissimo senso di attaccamento all'Italia, filtrato attraverso un linguaggio comune ed eloquente, la musica, con il suo fortissimo potere d'aggregazione. Le emozioni trasmesse sono state le più disparate, dall'euforia dei festeggiamenti, alla commozione, dalla grinta alla solidarietà verso i partecipanti. Uno solo il parametro valutativo: premiare l'attaccamento all'Italia e i suoi talenti.
Il vincitore del premio, infatti, Stefano  Genovese di 24 anni, ha conquistato per la sua indiscussa originalità ed esuberanza, mista ad un impressionante valore artistico.
Meritatissimi anche il secondo ed il terzo posto, classificati rispettivamente da Fabio Maddaloni, 18 anni, siciliano-americano con il brano "non ci riesco"e Marivana, 40enne palermitana, cresciuta a Napoli e trasferitasi in Florida, con "dedicato a te."
Ai vincitori è stato offerto un viaggio in Italia con l'opportunità di partecipare al concorso "Una Canzone per Volare".
A concludere in bellezza il Festival della Canzone Italiana a New York, è stata l'acclamatissima performance di Paki Dei Nuovi Angeli, che ha riportato l'uditorio ad un ritorno nostalgico verso quegli anni ‘60, in cui l'America era pervasa dale canzonette italiane, intonate dai neoarrivati immigrati, che non mostravano ancora domestichezza con la lingua inglese. Con una veloce alternanza tra il brio di molte orecchiabili canzonette, colonne sonore della nostra Italia, quali Singapore e donna felicità, Paki Dei Nuovi Angeli ha saputo regalare alla sala gremita un'emozionante diretta al pianoforte con luci soffuse.

 

 
< Prec.   Pros. >