Sandri: annullata udienza preliminare PDF Stampa E-mail

 

ImageArezzo. E' stata annullata l'udienza preliminare del processo per l'omicidio di Gabriele Sandri, il tifoso ucciso lo scorso 11 novembre nell'area di servizio di Badia al Pino. L'imputato è l'agente Luigi Spaccarotella.
L'avvocato di Spaccarotella, Gianpiero Renzo, ha spiegato che il gup Simone Salcerini ha accolto un'eccezione della difesa che sostiene che ad uno dei due legali dell'agente non è stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini. I legali di Spaccarotella hanno quindi spiegato che è stato annullato il decreto di fissazione dell'udienza preliminare, e che la procura dovrà redigere un nuovo avviso chiusura indagini e notificarlo alle parti interessate. Per la fissazione della nuova udienza, hanno spiegato i legali, ci vorrà un mese e mezzo o due.
Spaccarotella, accusato di omicidio volontario, non si e' presentato perché "c'erano timori per la presenza di ultrà e per le minacce che possono far pensare a un pericolo concreto", ha spiegato davanti al tribunale aretino il legale dell'agente Giampiero Renzo.
L'altro legale di Spaccarotella, Francesco Molino, ha detto che l'agente è "distrutto" e ha parlato di "una serie di cavolate che si sono dette: Spaccarotella si è visto accusato di omicidio intenzionale". A chi gli chiedeva perché Spaccarotella non si sia messo in contatto con la famiglia Sandri, Molino ha spiegato che dopo l'omicidio l'agente ha cercato di farlo attraverso canali ecclesiali e che però "ma all'epoca non era il momento - ha risposto Molino -. Lo farebbe se ci fosse un clima sereno. Non é colpa della famiglia Sandri, ma c'é un clima di tensione. Lui ha paura ad uscire di casa e riceve telefonate anonime".
A chi chiedeva all'avvocato se Spaccarotella abbia ricevuto minacce dirette, il legale ha risposto: "non lo posso dire, ma basta vedere i manifesti e le scritte che ci sono a Roma. Comunque noi non abbiamo presentato denunce".
Don Paolo De Grandi, assistente spirituale della polizia di Arezzo, ha raccontato che "attraverso canali ecclesiali, Spaccarotella inviò un messaggio di cordoglio e dolore alla famiglia Sandri", anche se l'avvocato della famiglia di Gabriele, Michele Monaco, spiega che "ancora non è arrivato niente".
Spaccarotella, ha raccontato don De Grandi, "porta con sé una sofferenza indelebile. E' tornato al lavoro, sta cercando, con difficoltà, di guardare avanti. In coscienza sa di aver commesso un errore, ma anche che non ci fu la volontà di fare quello che ha fatto".
I difensori dell'agente potrebbero chiedere che il processo si svolga con rito abbreviato condizionato da un nuovo sopralluogo e da un approfondimento sulle perizie balistiche. La difesa cercherà, per lo meno, di far derubricare l'ipotesi di reato: da omicidio volontario a colposo. La famiglia Sandri si costituirà parte civile. 
"Rito abbreviato o dibattimento a noi non interessa - ha spiegato Monaco -. Basta che la sentenza sia giusta". Intanto, la procura di Arezzo ha archiviato il procedimento per tentate lesioni a carico dei quattro amici che l'11 novembre erano con Gabriele Sandri, per il tafferuglio avvenuto quel giorno a Badia al Pino fra tifosi laziali e juventini.

 
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