L’Inter vola in testa PDF Stampa E-mail

 

ImageRoma. L'Inter fatica ma vince col Lecce, la Juve parte bene e pero' si fa raggiungere dal Catania. Al termine della quarta giornata cosi' i nerazzurri restano soli in testa alla classifica di serie A, ed a tallonarli non ci sono i bianconeri ma Lazio ed Atalanta, brave a superare Fiorentina e Cagliari. Vince il Milan a Reggio Calabria e dopo l'exploit di San Siro con la Lazio puo' dirsi fuori dalla crisi. Affonda invece la Roma a Genova, anche se i giallorossi possono recriminare per un gol annullato nel secondo tempo. Il primo turno infrasettimanale del campionato segna dunque il ritorno al comando in solitaria dell'Inter grazie ad una vittoria di misura sul Lecce arrivata solo nei minuti finali con un gol del sempre verde Cruz. La Juve invece nel finale di una partita che il Catania aveva recuperato sfruttando un errore della difesa bianconera, non trova la forza di riportarsi in vantaggio: occasioni sprecate ed una buona dose di sfortuna, e cosi' la coppia di testa prima dell'inizio del turno, si divide.
Di coppie se ne forma un'altra suggestiva alle spalle della capolista: stupisce la Lazio che all'Olimpico travolge una Fiorentina chiamata alla vigilia a giocare un ruolo da protagonista in questa stagione. A regalare ai biancocelesti la seconda posizione in coabitazione con l'Atalanta (successo casalingo sul Cagliari con rete di Floccari) con i gol di Mauri, Pandev e Siviglia per una vittoria che poteva essere anche piu' larga. Milan in netta ripresa contro la Reggina grazie ai gol di Borriello e Pato: inutile il momentaneo pareggio di Corradi. Un Napoli in grande salute si sbarazza facilmente del Palermo apparso troppo timido al San Paolo: a firmare i tre punti che per gli azzurri valgono la rincorsa verso i primi posti della classifica sono Hamsik e Zalajeta. Brutta sorpresa per il neopromosso Bologna: cade in casa contro l'Udinese che ne fa tre con D'Agostino che dopo il rigore realizzato esulta alla Usain Bolt. Finisce pari 1-1 Chievo-Torino, niente gol tra Siena e Sampdoria dove le due squadre troppo presto danno l'impressione di accontentarsi di dividere la posta.

 
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