Omicidio suocero De Rossi, due arresti PDF Stampa E-mail

ImageRoma. Due persone sono state arrestate ed accusate di omicidio dai carabinieri della Capitale nell'ambito delle indagini sull'uccisione di Massimo Pisnoli, suocero del calciatore della Roma Daniele De Rossi. I carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno fermato Gabriele Piras e di Giuseppe Arena, di 48 e 40 anni, uno di origine sarda e l'altro siciliana, residenti nella provincia della Capitale, ritenendoli i responsabili dell'omicidio avvenuto la sera dell'11 agosto.
Il corpo del suocero del calciatore giallorosso fu trovato ad Aprilia, in provincia di Latina, in una stradina sterrata nei pressi della stazione ferroviaria di Campoleone. Le indagini, coordinate dal procuratore distrettuale antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo, hanno preso la direzione decisiva un paio di giorni fa con l'individuazione dei due killer. Nel corso delle perquisizioni dopo gli arresti i carabinieri hanno sequestrato un vero e proprio arsenale di armi e circa 230 grammi di cocaina.
Nel corso delle perquisizioni effettuate dopo gli arresti, i carabinieri di Roma hanno trovato anche alcune pistole, fucili e varie munizioni. All'arresto dei due pluripregiudicati autori materiali dell'omicidio di Massimo Pisnoli si è giunti dopo un'attività investigativa durata giorni ma che ha subito un'accelerazione dopo l'arresto, avvenuto la settimana scorsa, di un trentenne romano che aveva partecipato con Pisnoli alla rapina in una banca della zona del Divino amore il 31 luglio scorso.
Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche i procuratori antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo e Carlo Lasperanza, i due arrestati avevano partecipato anche loro al colpo, fruttato poco meno di 10 mila euro, garantendo la fuga di Pisnoli e del suo complice. Nel corso delle perquisizioni all'interno del garage di via della Pisana, base operativa della banda, i carabinieri hanno rivenuto anche 230 grammi di cocaina.

 
< Prec.   Pros. >