Robinho al Manchester City per 42 mln di euro. PDF Stampa E-mail

ImageMadrid. Adesso è ufficiale: Robinho è del Manchester City. Lo ha annunciato lo stesso presidente del Real Madrid, Ramon Calderon, alla radio spagnola Cadena Ser. Il costo dell'operazione è di 42 milioni di euro. Robinho sperava di giocare al Chelsea, ma l'offerta dei Blues - ha precisato Calderon - si è fermata a 30 milioni.
"Abbiamo ceduto Robinho per ragioni di indole umana. Il fatto che lui abbia accettato l'offerta del Manchester City dice che non va via dal Real per ragioni sportive". Il presidente del Real Madrid Ramon Calderon ha parlato a lungo, dai microfoni dell'emittente 'Veo Television' dell'affare dell'anno nella 'Liga' spagnola, la cessione del talento brasiliano al Manchester City per 42 milioni di euro, avvenuta ieri notte. "Incasseremo questa cifra - ha ammesso Calderon - e in fondo é la cosa migliore sia per noi che per il giocatore: anche il nostro tecnico Schuster ha capito che è stato meglio fare così, e che si è trattato di una decisione consensuale".
Il Real aveva bisogno di questi soldi, che peraltro sembra riceverà in un'unica rata? "No - ha risposto il presidente - perché cedere calciatori non è il nostro obiettivo, visto che non abbiamo bisogno di denaro: Robinho è stato ceduto per motivi di indole umana e per ragioni sportive. E' un ragazzo stupendo, però è molto mal consigliato". "Schuster ha creduto fino all'ultimo momento di poterlo far ricredere - ha aggiunto Calderon - però non è andata così. Ogni volta che ho provato a parlare con Robinho, lui si mostrava molto triste e poi cominciava a piangere chiedendomi di farlo andare via dalla Spagna". Al City, che ha come nuovi proprietari degli investitori degli Emirati Arabi (il Abu Dhabi united Group), il brasiliano dovrebbe guadagnare 6 milioni di euro a stagione contro l'1,7 che guadagnava al Real.
Alla base della sua decisione di lasciare il club 9 volte campione d'Europa non ci sarebbero stati soltanto motivi economici: sembra infatti che Robinho non abbia mai digerito il fatto che la sua ormai ex società gli abbia prima concesso e poi negato, motivando la decisione con presunti problemi fisici del giocatore, il permesso di giocare con il Brasile come fuoriquota alle Olimpiadi di Pechino. In quei giorni, dopo aver avuto la conferma che non sarebbe stato messo a disposizione del ct Dunga, si mise a piangere e giurò che avrebbe lasciato il Real, proposito poi mantenuto anche se non è stato ceduto al Chelsea come avrebbe desiderato. Quanto alla campagna acquisti del Real, e ad alcuni mancati arrivi che avrebbero deluso i tifosi, Calderon ha sottolineato che "non era in vendita nessun calciatore che avrebbe potuto realmente migliorarci. Chi avremmo voluto non era in vendita, ma lo capisco: succede anche da noi. Se qualcuno ci chiedesse Casillas, noi non lo venderemmo per nessun motivo".

 
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