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APPROVAZIONE DELL’EMENDAMENTO SUI BUONI VACANZA

di Elena Costa

Cari amici, questo mese rivolgo la mia attenzione ad un progetto che per molti cittadini italiani significa anche ‘libertà’. Quanti non possono Elena Costapermettersi una vacanza per questioni economiche? Sicuramente molti. Il mese di Dicembre 2007, è stato approvato l’emendamento sui buoni vacanza, ora sara’ possibile, con un apposito decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, impiegare le risorse (7 miliardi di lire annue nel triennio 2000-2002) che l’articolo 10 della legge 135/2001 stanziava a favore di un sistema di buoni vacanze da destinare, si legge nel testo dell’emendamento approvato, a interventi di solidarieta’ a favore delle fasce sociali piu’ deboli, anche per la soddisfazione delle esigenze di destagionalizzazione dei flussi turistici nei settori del turismo balneare, montano e termale. L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e la Fitus (Federazione Italiana di Turismo Sociale) sono da tempo impegnate nella promozione del progetto buoni vacanze, uno strumento di rilevante impatto sociale ed economico, in grado di favorire lo sviluppo turistico nelle aree depresse e in quelle interne del territorio nazionale, con la conseguente delocalizzazione dei flussi turistici, nonchè la valorizzazione del patrimonio culturale e delle produzioni tipiche locali.

Per saperne di più, incontriamo il dott. Antonio Centi,  Responsabile ANCI per il Turismo:

Dott. Centi, è stato finalmente approvato l’emendamento sui buoni vacanza, da parte della commissione bilancio della camera, che saranno destinati ai cittadini italiani meno abbienti. Vogliamo dare informazioni più precise? Di cosa si tratta esattamente?
Risposta: I Buoni Vacanza sono destinati alle fasce deboli della società ( anziani, giovani, portatori di handicap ecc.) ovvero  le stesse categorie che in genere vengono individuate dai Comuni per le politiche annuali  di sostegno sociale.
Il voto del Parlamento che ha ripreso il cammino dell’art. 10 della legge 135, inattuato sin dal 2001, apre anche le porte all’avvio di un’altra previsione della stessa Legge sul Turismo relativa al Credito Turistico riservato a vaste categorie di ceto medio italiano che così potrebbero accedere al dritto alla vacanza a condizioni particolarmente facilitate.

Chi potrà farne richiesta e soprattutto, quali sono i requisiti richiesti?
Risposta: Il voto del Parlamento , fortemente sostenuto dall’ANCI e dalla FITUS ( Federazione del Turismo Sociale), dovrà essere normato da un Decreto che per l’appunto dovrà prevedere i requisiti per l’accesso alle facilitazioni. Sicuramente i Comuni che già oggi sostengono  per esempio  i soggiorni climatici termali per i propri anziani saranno chiamati a svolgere un ruolo chiave sia dal versante dell’ampliamento delle opportunità di scelta per  i propri assistiti dei luoghi delle vacanze, sia per essere essi stessi possibili territori di destinazione  per le vacanze programmate dagli altri Comuni Italiani.

Infine, in quale periodo dell’anno potranno essere sfruttati?
Risposta: Il provvedimento in questione è concepito principalmente  nella logica dell’ampliamento della stagione turistica nazionale. In questo senso saranno decisive le offerte delle imprese del turismo e della ospitalità  che saranno inserite in un apposito catalogo nazionale  a costi particolarmente contenuti ed appetibili .

Questo progetto è stato sostenuto dall’associazione ANCI, quindi è una bella soddisfazione?
Il sostegno di ANCI è stato sicuramente determinante per sbloccare una situazione che ristagnava da troppo tempo. Certo, si tratta di un primo modesto passo in quanto il finanziamento di sostegno è stato recuperato per adesso nello stanziamento iniziale della legge 135 pari a 7 miliardi di lire senza altri fondi aggiuntivi della finanziaria 2008. Tuttavia si è riaperta una strada che sembrava bloccata che sarà battuta  costantemente in ogni occasione per supportarla con stanziamenti adeguati. Mi ripeto: si è solo riaperta una strada e questo rappresenta indubbiamente  un fatto importante.

Dott. Centi, secondo Lei, quali e quanti passi deve ancora fare il settore turistico, per ottenere risultati migliori, e quali saranno i prossimi progetti?
I prossimi progetti competitivi italiani dovranno, a mio parere, puntare sul nuovo scenario del turismo compatibile, particolarmente interessante per una realtà come la nostra fatta di migliaia di ambienti e  centri di pregio. Il nuovo cimento dovrà riguardare l’attivazione di progetti di energie alternative che dovranno  però essere compatibili, ad es. con la moltitudine dei centri storici antichi che non potranno subire alterazioni estetiche, ma che pur dovranno essere inseriti nella cultura e nei progetti  delle nuove fonti energetiche.
I prossimi progetti di sistema dovranno, altresì, riguardare i livelli della qualità delle offerte turistiche nazionali. Non ci si potrà più accontentare di proporre il sole, il mare, i monumenti ecc. Se vogliamo recuperare posizioni sul piano internazionale dobbiamo assolutamente spingere l’acceleratore sulla qualità diffusa di ciò che proponiamo. Si ricordi che altri Paesi meno dotati di bellezze, cultura, archeologia, arte ecc. ci hanno sopravanzato proprio per l’accuratezza della qualità ospitale, di una vera e propria cultura dell’accoglienza e di marchi conseguenti.