Tumori della pelle, scoperti i geni che aumentano il rischio PDF Stampa E-mail

ImageAlcuni dei geni che 'colorano' la pelle, disegnandovi lentiggini e donando carnagione, capelli, occhi chiari, sono anche implicati nel rischio di cancro cutaneo, ma il rischio non viene semplicemente dalla maggiore sensibilità della pelle chiara al sole e alle scottature. Lo rivelano tre studi pubblicati sulla rivista Nature Genetics, di cui due a firma di Daniel Gudbjartsson dell' importante centro di ricerca genetica deCODE Genetics a Reykjavik, in Islanda.

Gli scienziati hanno isolato delle mutazioni vicino a geni 'registi' della pigmentazione cutanea che risultano legate all' insorgenza dei tumori della pelle, melanomi e carcinomi a cellule basali. Individui di carnagione chiara sono più sensibili al sole, si bruciano più facilmente e, quindi, rischiano maggiormente di danneggiare il Dna delle cellule cutanee mettendosi a rischio di neoplasie della pelle.

Però gli scienziati islandesi hanno scoperto che i geni che 'colorano' la pelle hanno anche un ruolo nei tumori cutanei che è indipendente dalla diversa sensibilità all'esposizione al sole dovuta alla propria carnagione. In un primo studio i genetisti hanno esaminato il Dna di 8500 individui danesi e islandesi e scoperto delle mutazioni che favoriscono la comparsa di lentiggini e rendono più sensibili a scottature solari: una di queste mutazioni è legata al gene ASIP sul cromosoma 20 e TYR sul cromosoma 11, già noti per il loro ruolo nella pigmentazione di pelle e occhi.

Poi, analizzando un campione di circa 45 mila individui di varie nazioni europee tra controlli sani e pazienti con tumori cutanei, l'equipe di Gudbjartsson ha trovato che queste stesse mutazioni aumentano il rischio di cancro alla pelle: per esempio le mutazioni di ASIP corrispondono a un rischio melanoma del 45% in più e a un rischio carcinoma a cellule basali del 33% in più. Analogamente, ciascuna copia del gene TYR mutato aumenta il rischio del 20% e del 14% per i due tumori. Il surplus di rischio resta anche se si tiene conto che quelle mutazioni sono legate a pelle chiara, di per sé più suscettibile ai tumori.

"Si sa che le persone di pelle chiara tendono ad esser più sensibili al sole - ha dichiarato Kari Stefansson, direttore del deCODE - e che l'esposizione al sole e le bruciature aumentano il rischio cancro. Ma noi abbiamo scoperto che c'é una varietà enorme di tratti genetici legati al colore della pelle e dimostrato che alcune di queste mutazioni sono legate al rischio tumori attraverso meccanismi indipendenti dal loro ruolo nella pigmentazione cutanea". (ANSA)

 
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